È stato stipulato un accordo tra il parco regionale di Porto Conte e dell’Area marina di Capo Caccia per la promozione turistica in Svizzera da parte della comunità sarda qui residente
Quello che colpisce quando si sbarca in Sardegna, sia da un volo aereo che da un traghetto, è il profumo. È quello della vegetazione mediterranea e del mirto, inconfondibile per chi lo conosce. I sensi sono coinvolti anche dai colori, quelli di un mare straordinariamente turchese in un panorama unico al mondo. In sostanza la Sardegna non ha bisogno di molte presentazioni ma di promozioni che ne esaltino tutti gli aspetti, non solo quelli balneari. In questo caso l’accordo stipulato nei giorni scorsi a Casa Gioiosa tra il parco regionale di Porto Conte e l’area marina di Capo Caccia con la Federazione dei circoli sardi in Svizzera è utile per “raccontare” al meglio la vera Sardegna. Il direttore dell’area del nord dell’isola Mariano Mariani dichiara: “L’obiettivo che vogliamo raggiungere è lo sviluppo verso la Svizzera dell’attività di internazionalizzazione dell’offerta dei servizi del Parco di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana, sia con metodi tradizionali che attraverso una piattaforma on line. Inoltre stiamo studiando la realizzazione di un’area interna del parco per l’installazione di un percorso con alta vocazione ambientale e naturalistica per attirare una potenziale clientela internazionale.”
Grande soddisfazione per l’accordo raggiunto anche da parte di Vito Meloni, rappresentante della federazione dei circoli sardi in Svizzera: “questa nuova collaborazione con le aree protette di Alghero si inserisce in maniera coerente in un più ampio progetto approvato dalla Regione Sardegna Assessorato al Lavoro in cui i sardi trapiantati in Svizzera diventeranno così ambasciatori delle bellezze naturali della Riviera del Corallo. Per fare tutto ciò saranno coinvolti operatori locali e gruppi turistici internazionali svizzeri ed europei per attirare un turismo di qualità e consapevole dei temi ambientali per la tutela dei suddetti parchi”.
Diamo spazio quindi alla promozione di questa parte dell’Isola a chi ci è nato, a chi meglio conosce tutte le sfaccettature che fanno da sfondo ad un paesaggio straordinario con una cultura storica altrettanto straordinaria. Anche secondo Leonardo Canonico, consulente in Svizzera della Federazione, l’accordo potrà assumere sula base degli obbiettivi raggiunti, una interessante prospettiva a medio termine.
Non solo la blasonata Costa Smeralda, quindi, ma un territorio ben radicato di immenso valore in cui è possibile scegliere diversi itinerari da scoprire. Quelli naturalistici con trekking alla scoperta delle falesie e dei siti archeologici nuragici, quelli enogastronomici per assaporare la vera tradizione sarda e quelli storici attraverso la scoperta della storia catalana dell’incantevole Alghero.
Alghero e le aeree protette descritte sono raggiungibili in traghetto da Genova con sbarco a Porto Torres (con le navi GNV, Moby o Grimaldi) oppure atterrando all’aeroporto di Alghero Fertilia (dalla Svizzera con scalo) e ad Olbia-Costa Smeralda (diretto da Zurigo con Swiss).
Concludiamo con una delle frasi più emblematiche che descrive l’Isola: “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: 24000 km di foreste, di campagna, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso”. E se lo disse Fabrizio De Andrè…