Sbirciando nei libri contabili del Comites di Zurigo, abbiamo constatato che le spese di viaggio rimborsate al Presidente Luciano Alban, nel periodo 2015-2018, ammontano a Fr. 15’976.20 così ripartiti: Fr. 3’290 nel 2015; Fr. 4’691 nel 2016; Fr. 4’449.60 nel 2017; Fr. 3’544.80 nel 2018.
Riteniamo tutto ciò, a dir poco, immorale e soprattutto uno spreco di denaro pubblico.
A parte i rimborsi del presidente, questo “capitolo” raggiunge, a Zurigo, ogni anno la somma totale di circa 7000 franchi, sperperati in viaggi e viaggetti a carico del bilancio del suddetto Comitato degli italiani all’estero e costituisce circa il 20% del finanziamento iniziale dello stesso Comites.
E dire che dal 1991, da quando ci furono le prime elezioni dei Comites, ossia da quasi 30 anni, si verifica annualmente questo incredibile scialacquio di soldi pubblici. Non è ammissibile che i vari presidenti e vicepresidenti, accettando gli inviti di presenziare alle feste organizzate dalle associazioni italiane, oltre a cenare gratis, chiedano anche il rimborso delle spese.
Non neghiamo che una quota contenuta di rimborso possa essere prevista. Ma nei limiti. Ritornando al Comites di Zurigo, sottolineiamo che è vergognosa, invece, la somma assegnata al suo presidente. Già in un precedente articolo avevamo suggerito ad Alban di rassegnare le dimissioni, perché, a nostro avviso, inadatto a rappresentare gli italiani all’estero. Ormai è da mezzo secolo che questo personaggio occupa poltrone di rilievo nell’emigrazione italiana e sarebbe giunto il momento, secondo noi, di fare un passo indietro, per il bene di tutti, dimettendosi.
Invitiamo, quindi, le autorità consolari a intervenire in maniera costruttiva su questa vicenda, suggerendo ai beneficiari dei suddetti rimborsi di evitare la pretesa di indennizzi esagerati e fuori da ogni logica di risparmio per i loro viaggi di partecipazione alle molteplici feste organizzate dalle associazioni. In verità, i componenti dei Comites provengono da diverse località della Circoscrizione consolare e sarebbe più proficuo inviare, in rappresentanza del suddetto organo dell’emigrazione, chi risiede nelle vicinanze dell’evento.
In questo modo si otterrebbe un risparmio enorme.
Pertanto, rinnoviamo al presidente del Comites di Zurigo l’invito a dimettersi.
Sarebbe un segnale positivo nell’interesse della collettività italiana.
Gerardo Petta
membro Comites Zurigo