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Zurich
22 November 2024
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L'altra parte della vita

F.D.

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Questa è la storia complessa, virtuosa ed affascinate della vita, ciò che vive dietro il volto misterioso della luna e dei suoi grandi segreti.
Questa è la storia di una lotta interiore che si riversa inevitabilmente nel reflusso del mondo, dei giorni comunemente diversi, fitti come può essere a volte il panorama che ci circonda: nebbioso.
Ma la vita ha anche il suo suono melodico, il suo sapore mite, fragile ed intenso nei giorni che ci sentiamo persi, lontani dal nostro vero “io”, quello a cui ci aggrappiamo con tutta la forza in questi momenti dove c’è tanta pioggia, e tu vorresti solo il sole.
Questa è la storia di un viaggio bellissimo, dove tante volte si è caduti, inciampati nei dolori più tortuosi e pianto con migliaia di lacrime che scendevano senza l’imbarazzo del tempo, affascinati anch’esse di quel viso che li faceva scivolare con così perpetua grazia.
Ci sono momenti nella vita che si può davvero essere fragili, labili in qualsiasi punto fermo del nostro carattere, ma la vita ci ha insegnato che le più grandi battaglie vengono date ai più grandi uomini che, a mio avviso diventano miti.
“Ciò che segue è un manoscritto di questa bellissima persona che ha scelto di risalire questa montagna chiamata vita, per ritrovare se stesso… e forse anche tutto ciò che gli manca: suo padre”
Affinché tutto si metabolizzi e rientri nel “cassetto” più profondo del cuore ti auguro con tutta la forza che ho di stare bene, di sudare tanto in questo bellissimo percorso e di poter ammirare gli orizzonti più intimi che la vita ti ha riservato.
Lui….
Ho viaggiato per chilometri, ho visto decine, forse centinaia di tramonti e nuovi orizzonti; mi sono tuffato in diversi mari dove le voci, gli accenti erano dissimili da quelli famigliari. Ho imparato io stesso ad essere famiglia. Ho deciso di chiudere gli occhi e andare avanti quando la paura era tanta, proseguire nonostante il buio sembrava non finire mai. Non ho mostrato il meglio di me, o non sono stato all’altezza: ma c’ero. Quanta forza ci vuole per dire alle stagioni anche quelle più fredde: siete meravigliose, perché da ognuna di essa si può trarre insegnamento. Ne ho visti occhi che parlavano lingue così semplici da sembrare madre, così belli da essere mari di cui non stancarsi mai. Eppure arriva il nuovo giorno e quel buongiorno non suona più delicato come quella brezza marina della sera prima. Il sole è cosa rara di chi vive in vetta; da lì ci sono panorami unici, immensi, non c’è occhio così abile che possa catturare tale profondità. Da lì percepisci tutto più intensamente: il freddo, il vento, gli odori, i raggi di sole non rari per le nuvole, ma rari quelli che scaldano il cuore a vette così alte.

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09/10/1989

Redazione

Giuseppe Carlino

Redazione La Pagina

Genio

Redazione La Pagina

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