Basterebbero 30 minuti di pisolino per diminuire i rischi che comportano i disturbi del sonno
Secondo la World Association of Sleep Medicine per ben il 47% della popolazione mondiale sarebbe un sogno dormire bene almeno per una notte. I disturbi del sonno sono un problema diffuso, e in Svizzera si stima che colpiscano oltre 600’000 persone, lo scrive il TCS in un articolo in merito ai disturbi del sonno. Nella maggior parte dei casi si tratterebbe di insonnia, ovvero il fatto di non riuscire ad addormentarsi o di non riuscire a restare addormentati tutta la notte, o di dissonnia, cioè di svegliarsi troppo presto la mattina per poi soffrire di stanchezza e di un calo della prestazione durante la giornata. Le conseguenze della mancanza di sonno possono essere gravi, infatti, il TCS sottolinea il problema principale di questo tipo di disturbo, ovvero il fatto che essi aumentano notevolmente il rischio di scatenare disturbi psichici, come depressioni e dipendenze da sostanze.
Se dormi male, rischia il tuo cuore
Una ricerca del 2013 sull’insonnia, pubblicata sull’European Heart Journal, studiosi norvegesi, coinvolgendo 54’000 persone, hanno dimostrato che questo disturbo aumenta il rischio di avere uno scompenso cardiaco. Secondo la rivista della Fondazione Umberto Veronesi, dalla ricerca sarebbe emersa una correlazione stretta tra insonnia e scompenso cardiaco in quanto il rischio di scompenso è apparso più alto e grave con l’aumentare dei sintomi denunciati dell’insonnia.
Bastano 30 minuti di sonno
Secondo un recente studio di ricercatori francesi, una “siesta”, quindi un pisolino pomeridiano, di 30 minuti potrebbe già essere d’aiuto contro queste conseguenze. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul “Journal of Clinical Endocinology & Metabolism”, i ricercatori dell’Università Descartes a Parigi, hanno coinvolto uomini tra i 25 e i 32 anni, facendoli dormire per soli due ore nel loro laboratorio. Diverse sono state le reazioni alla mancanza di sonno: l’ormone dello stress è aumentato e anche le proteine nella saliva, che regolano le reazioni alle infezioni nel corpo hanno reagito.
Ad una parte dei partecipanti è stato concesso, durante il giorno, una siesta di 30 minuti e secondo i ricercatori questo breve pisolino sarebbe bastato per normalizzare i valori. Sarebbe importante non superare i 30 minuti, ma già con questi ci si potrebbe proteggere dagli effetti negativi che l’insonnia cronica può comportare.
Quel che (forse) non sai sul sonno
Cosa sono gli scatti nel sonno? Il corpo, mentre ci addormentiamo, vive un cambiamento, le funzioni del corpo diventano più lenti e a volte il cervello lo interpreta come una “caduta”, ecco perché la reazione.
Quand’è l’ora precisa di crisi di sonno in ufficio? Secondo uno studio è alle ore 15.30, l’ora dell’abbiocco.
Perché dormiamo peggio in un altro letto? Una ricerca svolta alla Brown University di Providence ha evidenziato che, quando dormiamo fuori casa, l’emisfero sinistro del nostro cervello è semi-vigile e più attento ai rumori. Per questo, quando si è in hotel, è frequente svegliarsi poco riposati.
Il caffè aiuta a stare svegli? Sì, ma se il debito di sonno è troppo grande perde la sua efficacia. Gli studi dell’American Academy of Sleep Medicine evidenziano che il caffè perde il suo potere stimolante dopo solo due nottate con poche ore di sonno.