Oltre la metà dei fumatori inizia in età adolescenziale. La Lega polmonare svizzera si sta battendo per combattere l’uso delle sigarette
La “Giornata mondiale senza tabacco”, che si è appena conclusa la scorsa settimana, è stata un ulteriore incentivo per sensibilizzare le persone a non fumare soprattutto per evitare che i giovani – non ancora maggiorenni – inizino a consumare sigarette. Il parlamento sta dibattendo il secondo disegno di legge federale sui prodotti da tabacco, nuove norme che dovrebbero regolarizzare, oltre alle sigarette normali anche quelle elettroniche messe sotto accusa negli ultimi tempi per la loro nocività. In questo contesto anche la Lega polmonare svizzera sta chiedendo ad alta voce di limitare la promozione, pubblicizzazione e sponsorizzazione di entrambi i prodotti al fine di proteggere i consumatori più giovani poco tutelati dalla legislazione svizzera che aveva posto poche barriere alla pubblicità di prodotti da tabacco.
In Svizzera i fumatori oltre i 15 anni sono il 27% della popolazione ma il dato allarmante è che ci sono circa 9500 persone che muoiono ogni anno a seguito di problemi polmonari legati alle sigarette: in sostanza il 15% di tutti i decessi nella Confederazione è causato dal consumo di tabacco. Lo sappiamo ormai da anni che le patologie cardiache, tumorali e malattie delle vie respiratorie, sono una diretta conseguenza del fumo ma deve arrivare una forte disincentivazione da parte del Governo per arginare il problema alla radice. Chi fuma 20 sigarette ogni giorno per 20 anni presenta un rischio di cancro ai polmoni venti volte maggiore rispetto a un non fumatore. Nello specifico, il cancro al polmone colpisce, ad un’età media di 60 anni, circa 3500 persone ed è basilare il riconoscimento precoce di tale malattia. Il progetto dello screening di questa tipologia di tumore è sostenuto dalla Lega polmonare che fa parte del gruppo di lavoro di esperti ed esponenti medici provenienti da cinque università svizzere.
Qual è il ruolo della Lega polmonare? La Lega polmonare svizzera è un’organizzazione sanitaria con sede a Berna che sostiene i pazienti affetti da malattie polmonari e delle vie respiratorie, senza scopo di lucro, con più di settecento collaboratori sul campo. Ha 70 sedi in tutta la Svizzera e fornisce consulenza e assistenza, anche a domicilio, a più di 100 mila malati per aiutarli a vivere in autonomia i disturbi respiratori. Per questo ha ottenuto il marchio di qualità Zewo, una fondazione che fa rispettare degli standard (di etica e integrità, di efficienza e di uso adeguato dei fondi, di trasparenza e utilità) per le organizzazioni sanitarie e umanitarie no profit nella Confederazione svizzera.
Al Governo, la Lega polmonare chiede una protezione dei giovani efficace nella legge sulla vendita di prodotti da tabacco ma anche di regolarizzare le norme sul fumo passivo, sia per le sigarette normali sia per quelle elettroniche e il divieto nazionale di vendere e dispensare questi ultimi a minorenni.
Per informazioni è possibile consultare il sito www.legapolmonare.ch