Patto Lega-Pd per lo stanziamento di 3 milioni per l’emittente. M5s: “pioggia di soldi ingiustificata!”
Dopo il grande fermento attorno alla possibile chiusura della nota Radio Radicale, è finalmente passato alle Commissioni di Bilancio e Finanza alla Camera un emendamento a firma di Sensi e Giachetti del Pd per salvare la radio. L’emendamento prende in riferimento un finanziamento di 3 milioni di euro per il 2019 ed ha trovato l’approvazione della Lega e tutti gli altri partiti tranne il Movimento 5 stelle che ha votato contro. Su Radio Radicale “una pioggia di soldi pubblici ingiustificata”, attaccano i deputati M5S e per il vicepremier Luigi Di Maio “è una cosa gravissima e anche la Lega dovrà spiegare ai cittadini perché ha appoggiato questa indecente proposta del Pd”.
Tra le giustificazioni dei leghisti c’è il fatto che il punto in questione non rientrasse nel contratto di governo, per cui si sono sentiti liberi e in diritto di esprimersi come meglio credono. A spiegare come siano andate le cose a proposito delle votazioni sul dl crescita, la deputata del Pd Silvia Fregolent, capogruppo in commissione Finanze, che afferma che il Governo “è andato sotto in Commissione su Radio Radicale. La Lega vota con le opposizioni per salvare la radio mentre i 5 stelle votano contro seguendo le indicazioni di parere contrario del ministro Castelli”. “Il MoVimento 5 Stelle ha ovviamente votato contro! Negli anni sono stati dati circa 250 milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Ripeto: 250 milioni di euro di soldi pubblici!!! Eppure, non si sa come, Radio Radicale oggi dice che gliene servono altri. In questi casi chi fa politica dovrebbe farsi alcune domande: dove sono finiti questi 250 milioni? Che ci hanno fatto? Perché sono stati dati tutti questi soldi a un’azienda privata? E invece no”.
“Invece – aggiunge Di Maio – siamo arrivati al paradosso secondo cui, dopo aver stanziato nuovamente per il 2019 ben 9 milioni di euro (già questo per noi è assurdo), oggi il Pd ne ha persino chiesti altri 3 (4 milioni anche per il 2020). E tutti i partiti, compresa la Lega, gli hanno detto di sì, hanno votato per regalare altri soldi delle vostre tasse a una radio privata. Secondo noi è una cosa gravissima, di cui anche la Lega dovrà rispondere davanti ai cittadini”. La spiegazione di Matteo Salvini arriva per mezzo di stampa spiegando di aver “sempre detto che non si chiude una radio, un giornale, una televisione con un emendamento o un tratto di penna: bisogna lasciare tempo e rispettare il lavoro fatto”, spiega, assicurando che con Di Maio “chiariremo tutto anche in questo caso”. Soddisfatto, invece, il deputato dem Roberto Giachetti. “Anche se con un contributo inferiore alle necessità – scrive su Twitter – abbiamo approvato un emendamento che stanzia 3 milioni per Radio Radicale nel 2019. Per ora la radio è salva. Adesso subito la gara”. Assolutamente entusiasta della votazione l’emittente in questione che si è espressa in una nota in cui afferma che “l’approvazione dell’emendamento è un importante primo passo in attesa dell’approvazione nell’Aula della Camera e poi nelle commissioni e nell’Aula Senato. Si tratta di un primo risultato ottenuto grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla lotta di questi mesi per la vita del servizio pubblico che la nostra emittente ha svolto negli ultimi 42 anni, servizio che l’Autorità per le Comunicazioni ha chiesto con segnalazione urgente al governo di non far interrompere, essendo scaduta la convenzione lo scorso 20 maggio, in attesa che venga messo a gara per i prossimi anni”.
foto: Ansa