Per la scienza è chiaro: il bilinguismo è un beneficio
Gli scienziati confermano ciò che per tanti di voi è già chiaro da tempo: il bilinguismo aiuta alla comunicazione. Uno studio recente dimostra che bambini bilingue capiscono meglio i segnali comunicativi della persona di fronte e adattano il proprio comportamento in modo migliore che bambini che parlano una solo lingua. Gli esperti sottolineano che i bambini che crescono con due lingue in futuro possono comunicare senza problemi e senza accento con persone di diversi cerchi culturali.
La psicologa Anja Gampe dell’Università di Zurigo ha voluto approfondire il discorso della comunicazione chiedendosi quali sono gli impatti sulle capacità sociali e comunicative. “Una comunicazione efficiente richiede la cooperazione con partner differenti. Questo significa che dobbiamo adeguare il nostro comportamento di volta in volta alla persona di fronte”, spiegano i ricercatori. L’esperimento svizzero ha coinvolto 110 bambini, metà monolingue, metà bilingue, ovvero con un genitore che parla lo svizzero e l’altro che parla ad esempio inglese, spagnolo o italiano.
Nell’esperimento ai bambini veniva chiesto di indicare a dei pupazzi dove si nascondevano dei pezzi di un puzzle ed è risultato che i bambini bilingue adattavano il proprio comportamento di comunicazione alle esigenze dei pupazzi, tra questi uno voleva avere le indicazioni, mentre l’altro preferiva trovare i pezzi da solo. Tutti i bambini erano propensi a dare una mano ai pupazzi, ma mentre i bambini monolingue continuavano a dare indicazioni verbali anche al pupazzo che non voleva riceverne, i bambini bilingue piazzavano di nascosto i pezzi di puzzle nascosti, così che il pupazzo li poteva trovare più facilmente.
“Bambini bilingue reagiscono con più sensibilità nel loro comportamento di comunicazione al partner con cui stanno dialogando e dimostrano una flessibilità maggiore nella scelta dei mezzi di comunicazione”, spiega in conclusione Gampe. Sul motivo di questo fenomeno gli esperti spiegano che i bambini bilingue da piccoli sono messi a confronto con diversi stili di lingue e colloquio e che probabilmente le situazioni di comunicazione più esigenti alle quali sono esposti richiedono flessibilità e strategie non-verbali.
Bilinguismo: un beneficio
Da uno studio, condotto nel 2003 da un team di scienziati intorno a Laura-Ann Petitto del Dartmouth College negli Stati Uniti, è stato messo in evidenza il beneficio del bilinguismo. “Pensavamo che i primi fossero svantaggiati perché il loro sviluppo del linguaggio poteva essere rallentato dalla confusione dovuta all’apprendere due lingue, – aveva commentato Petitto a Le Scienze – invece lo studio ha rivelato che ciò non è affatto vero. Al contrario, la maggiore capacità di calcolo necessaria per elaborare due diversi sistemi linguistici aumenta le abilità cognitive dei bambini”.
Un vantaggio anche per l’età avanzata
Non solo per l’infanzia, il bilinguismo sarebbe un vantaggio, secondo quanto spiega una docente italiana di Linguistica a Edimburgo al Corriere della Sera “alcuni di questi benefici del bilinguismo vengono riscontrati anche nei bilingui adulti, inclusi gli anziani, nei quali il bilinguismo può essere considerato una risorsa cognitiva che ritarda l’invecchiamento cerebrale”. Così il bilinguismo infantile “può veramente essere considerato una forma di investimento a lungo termine”.