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21 November 2024
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Editoriale

Come non dare ragione a Salvini?

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Lunedì 1 luglio un gruppo di italiani in Svizzera ha organizzato un sit-in spontaneo davanti al Consolato per chiedere la scarcerazione della capitana Carola Rackete, la comandante della nave Ong che ha trasgredito il divieto italiano di attraccare al porto sicuro di Lampedusa, mostrando un gran coraggio e affrontando le conseguenze che ne sono seguite: il suo arresto e il sequestro della Sea Watch. Nel frattempo il caso e il trattamento riservato alla giovane capitana ha aperto una querelle infinita non solo tra italiani, ovvero tra chi appoggia il polso duro del Ministro dell’Interno e chi invece lo critica, ma anche e soprattutto tra Salvini e gli altri ministri europei che condannano fortemente il suo operato. Ma, insomma, si mettessero un po’ nei panni del Ministro italiano per cercare di capire i motivi della sua dura posizione! La Sea Watch non è l’unica nave che punta sull’Italia, anche se l’attenzione si è concentrata su questa Ong, gli sbarchi in Italia sono continuati e molti sono avvenuti grazie all’intervento di forze dell’ordine italiane, come il caso dei 55 migranti recuperati dalla motovedetta della Guardia di Finanza subito dopo l’attracco della Sea Watch. Ma per quale motivo queste navi e le Ong si dirigono tutte in Italia? Perché non la Tunisia o la Libia? Questo è uno dei motivi su cui punta maggiormente Salvini e la sua schiera di seguaci.  Forse perché le leggi internazionali stabiliscono che bisogna portare i migranti nel primo porto sicuro? In questo caso né la Libia, dove c’è guerra e vi sono diversi campi di concentramento, e né la Tunisia, che non ha una legislazione completa sulla protezione dei migranti e più volte non ha rispettato la convenzione di Ginevra rimandando i migranti in Libia, sono considerati porti sicuri. E Malta? L’isola non è sempre il primo porto più sicuro, in questo caso non lo era per la posizione della Sea Watch, inoltre Malta in proporzione a popolazione e pil accoglie molti più immigrati dell’Italia. E cosa si potrebbe dire al Capitano quando chiede agli altri stati membri di prendersi anche loro i migranti? Che in questo caso la Francia si è dichiarata disponibile ad accoglierne un gruppo? Che ben 10 città tedesche sono pronte ad accoglierli? Non basta! Ci vuole la rielaborazione degli accordi internazionali che è chiaro che non funzionano. Ma è chiaro anche che se su 22 riunioni informali dei gruppi parlamentari europei per il negoziato della riforma dell’accordo di Dublino la Lega è sempre assente e insieme al M5s vota contro la proposta di riforma del regolamento, viene difficile riuscire a concludere una qualsiasi proposta. Insomma, alcune domande sono facili e hanno facili risposte se solo ci sforzassimo di cercarle invece di accontentarci solamente delle domande polemiche. È così che dalle domande potremmo giungere a giuste affermazioni e da “Come non dare ragione a Salvini?” si passerebbe facilmente a “come non dare ragione a Salvini”.

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foto: Ansa

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