Non c’è discussione che tenga, come ogni anno la tavola resta padrona incontrastata delle feste e in questo Natale in modo particolare! La crisi, le spese, le tasse e tutto quello che ci preoccupa sul piano finanziario sembra di colpo scomparire per lasciare il posto agli sfarzi – anche se moderati, ma pur sempre sfarzi – delle feste. Si spende anche più dello scorso anno, in modo particolare per onorare le tavole nei giorni rossi che costeranno agli italiani ben 5 miliardi di euro, l’11% in più del 2018.
Sbirciando l’analisi Coldiretti/Ixè, “Il Natale nel piatto”, è evidente quanto il fattore alimentare sia il pilastro portante di questa festa, è come dire che Natale è fatto per stare assieme seduti a tavola, possibilmente in casa. Infatti l’85% degli italiani la vigilia e il giorno di Natale consumerà il pasto della festa in casa, grazie ad un impegno lavorativo tra i fornelli di una media di 3,8 ore per cucinare le pietanze da servire. In particolare la maggioranza del 36% resterà in cucina meno di tre ore, il 16% da tre a cinque ore e il 18% oltre cinque ore tra coloro che rispondono. Ma il buon cibo sarà sia sulle tavole italiane che sotto gli alberi di Natale.
Secondo lo stesso studio, infatti, quasi 1 italiano su 3 (30%) ha scelto quest’anno di regalare vini, spumanti o prodotti alimentari tipici che tra l’altro, secondo un’altra indagine della Coldiretti, sarebbero i regali meno riciclati, quindi i più apprezzati. Il regalo enogatronomico domina: ceste, spumanti, alimenti tipici sono tra i più graditi e tra i più scelti. Immancabile il tipico Panettone, ma quest’anno Coldiretti ha notato soprattutto una particolare “ricerca minuziosa di formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali storiche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina”.
Si punta in particolar modo al Made in Italy favorendo le nostre produzioni. Anche chi predilige uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette tipiche, attinge dalla tradizione del territorio. E poi non c’è di meglio che scorrere le foto e i post pubblicati sui social per vedere il cenone o il pranzo degli altri, prepariamoci alla carrellata di splendidi impiattamenti, calici pieni, pietanze ricercate, piatti tradizionali, tutto il Made in Italy o il “made in nonne” che sogniamo durante l’anno materializzato davanti al nostro schermo. Non siamo tutti curiosi di sbirciare il menu del vicino, dell’ex fidanzato o di un certo ex ministro che gentilmente ci informa sulla dieta quotidiana? Sì, lo siamo, perché a Natale siamo tutti più buoni, buonissimi come i nostri regali, ma siamo anche più curiosi! Aspettiamo le foto dei vostri menu e Buone Feste!