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24 November 2024
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Scrive chi legge

Vorrei avere una spiegazione

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Prima della visita a Zurigo del Sen. Ricardo Merlo, Sottosegretario per gli Affari Esteri, riceviamo la lettera della signora Rosalba Mandaglio che, attraverso una vicenda personale, ha sollevato la questione del conflitto di interessi e della ineleggibilità nei Comites di personaggi dei patronati. La questione è stata presentata anche durante l’incontro con il Sen. Merlo dello scorso 17 gennaio. Ecco la vicenda raccontata dalla protagonista. La signora Mandaglio desidera una spiegazione su quanto è successo, vediamo se questa volta si farà sentire qualcuno o l’appello di questa italiana all’estero cadrà ancora una volta nel vuoto

Ho avuto un incidente sul lavoro il 31.01.2017 mentre lavoravo presso il Patronato INCA/CGIL di Monaco di Baviera e fino a quel giorno non avevo mai ricevuto alcuna ammonizione. Lavoravo ed ero tranquilla. Cercando se qualcosa era andato storto, ricordo solo che chiesi le ferie con certificato dell’Ospedale di Como, perché mia madre era lì in gravissime condizioni ed ha solo me, sono figlia unica. Ma mi furono sempre rifiutate dal Dottor Brillante. Quindi io stavo rientrando a Monaco, ma sono scivolata sul ghiaccio già qui a Monaco davanti a casa mia e mi sono rotta il braccio destro. Certe volte capita tutto insieme. 3 settimane di gesso e purtroppo di assenza dal lavoro. I dottori mi annunciano che è sorta una malattia neurologica rara e invalidante, che porta alla necrosi. Bella notizia!

Algodistrofia o Morbo di Sudeck.

Improvvisamente ricevo tre lettere di richiamo, mentre ero già in malattia e avevo già richiesta la invalidità. Arrivarono una dopo l’altra, ma per motivi futili, con conseguente licenziamento. Non contenti non mi riconoscono le prestazioni integrative, indicate sul loro contratto di lavoro. Queste avrebbero integrato la differenza, fra quanto versato dalla cassa malattia (il 70%) ed il mio stipendio netto. Vi é di più,  mi spediscono una raccomandata dall’INCA/CGIL, che mi avvisa che l’articolo del contratto di lavoro che le prevedeva era stato cancellato!! Quindi non prevedevano più l’integrazione. Ma il contratto era precedente a tale modifica!

Mi vedo costretta a ricorrere al giudice del lavoro per tali scorrettezze e per il licenziamento. Il reintegro in tale ambiente di lavoro non presagiva un futuro roseo per cui il 24.07.2017 mi vedo costretta ad un accordo e accetto una buona uscita di 10.000 € di cui 2000 € se ne andarono in tasse. Con 8000 € all’attivo avevo: vitto, alloggio, ecc. ed alcun lavoro davanti (per la malattia) più le spese legali che erano assai costose.

Attesi per mesi i soldi stabiliti dal giudice, ma non vedendoli arrivare, chiesi aiuto e l’intervento del Consolato e contemporaneamente al Comites. Un interessamento. Il Sig. Console Dott. Cianfarani mi risponde per e-mail, che non può intervenire in proposito, ma che mi è molto vicino. La presidente del Comites Dott.ssa Daniela Di Benedetto si è limitata a leggere la mia lettera davanti ai consiglieri e non ha risposto in merito alla mia domanda, limitandosi a due righe per e-mail.

Per aver chiesto se la direttrice dell’Inca di Monaco di Baviera potesse essere anche Consigliere Comites, ricevo per posta una denuncia per calunnia, dalla quale ho dovuto difendermi davanti alla Corte penale tedesca, altre spese legali e mio completo proscioglimento. Il giudice ha compreso (tradotte in tedesco le leggi sui Comites) che non avevo calunniato bensì detto la pura e semplice verità. Quindi vista la mala parata hanno ritirato la denuncia.

Ho nel frattempo presentato una interrogazione parlamentare (che allego) per far conoscere la situazione dei patronati all’estero. Sperando che chi veniva  pagato per occuparsi degli italiani all’estero, ma anche degli italiani capisse cosa passiamo senza i controlli adeguati.

Vedi link: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/00360&ramo=CAMERA&leg=18

Diedi l’interrogazione alle onorevoli Siragusa e Ciprini che la presentarono. Dopo mesi non sapevo l’esito. Cristina Vogel che mi ha sempre sostenuto, con la collaborazione di MarcoTommasini,  ha scritto per avere delucidazioni. La risposta arrivò. Scopro di essere stata infangata sulla Gazzetta Ufficiale dalla risposta del senatore Merlo.

Dopo due anni di malattia e di lotte venivo calunniata giacchè il senatore Merlo, non ha chiamato me, vessata licenziata in MALATTIA, ma ha chiamato il Presidente Inca CGIL Dott. Brillante. Quindi leggo:
le cause dell’interruzione del rapporto di lavoro della signora sono ascrivibili alle circostanze che «il rendimento carente, le numerose assenze (non sempre ascrivibili a motivi di salute), e la scarsa cooperazione ed assunzione di responsabilità nei confronti anche dei colleghi di lavoro, erano tali da tradursi in un rendimento insufficiente ad ottemperare agli obblighi lavorativi previsti dal contratto di lavoro»

Ma tra i documenti allegati quanto il Dottor Brillante ha scritto sulla mia lettera di referenze o è falso oppure è falso quanto risposto al senatore Merlo, in ogni caso qualcosa non è affatto chiaro.

Ma tra i documenti allegati alla interrogazione vi era anche la mia lettera di referenze proprio di Brillante!!! Una lettera che afferma che sono una buona lavoratrice. Se ne avessi avuto la forza economica avrei denunciato a mia volta il Dott. Brillante, per calunnia e falso, ma non siamo tutelati e non sarebbe servito a nulla. Me la sono presa con le On.li Ciprini e Siragusa chiedendo perché non mi avessero difesa e replicato nella interrogazione alla farsa che si stava svolgendo. Ma mi è stato risposto che di più non potevano. Non so come si svolga la centro quella procedura, ma vedo i ns diritti denunciati in parlamento e risposte ridicole a cui mai nessuno replica in modo completo e veritiero alle illegalità di noi cittadini esteri. Soli e di serie B. Siamo solo cavie per le passerelle politiche.

Oggi 17.01.2020 il senatore Merlo si presenta a Zurigo: ”…L’incontro servirà ad approfondire la tematica delle politiche per gli italiani all’estero……”

Non sono una che sta ferma, ora ho un lavoro in uno studio legale e ovviamente non posso assentarmi per poterlo incontrare e chiedergli come approfondisce, se gli vengono dati tutti i documenti e non nota il licenziamento in malattia e la lettera di referenze.  Mi piacerebbe potergli chiedere con quale professionalità e coscienza, dato il suo ruolo, abbia tenuto in considerazione un colloquio telefonico con una persona (Dott. Brillante), che in prima battuta ha illegalmente licenziato una lavoratrice durante una grave malattia e non si sia basato su dei documenti ben precisi forniti dalle deputate  Siragusa e Ciprini, tra i quali le risultanze dei processi davanti al giudice del lavoro e successivamente davanti alla corte penale. Una guerra che in termini umani ed economici a me è costata moltissimo.

Alle mail che ho inviato al senatore Merlo per avere una spiegazione, egli non ha mai risposto.

Mi chiedo a cosa serva una interrogazione parlamentare, se poi invece di venire fatta chiarezza e si prendano provvedimenti, si ribalta invece tutto su chi la ha chiesta. Ci spieghi il suo modo di occuparsi delle tematiche degli italiani e come approfondisce… 

Smettetela Voi fans di bandiere di osannare chi di voi a Roma se ne buggera. Dovremmo aiutarci tutti insieme  o ci useranno sempre per le poltrone. 

Rosalba Mandaglio

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