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22 November 2024
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Eritrea stanca della Scuola Italiana di Asmara

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Pronta a chiuderla mentre Di Maio è agli Esteri

Segnalo la drammatica situazione della Scuola Italiana di Asmara, le cui vicissitudini seguo dal 2009. La scuola italiana di Asmara, fondata nel 1903, rischia seriamente di chiudere. I pessimi rapporti con le autorità locali che si trascinano da anni, dovuti anche a carenza di rappresentanti diplomatici all’altezza del compito, le tortuose norme italiane per l’arrivo dei docenti, sempre in ritardo, sommate a quelle del governo eritreo hanno da sempre mantenuto in vita il caso “Scuola Italiana di Asmara”.

Partiamo dal governo Renzi e dal susseguirsi di decreti quali il Decreto legislativo 64/2017 che ha introdotto modalità di assunzione privatistica a livello locale abolendo di fatto l’istituto delle supplenze all’estero, unito al più recente DM 2501/2018 che affida ai locali l’insegnamento di numerose materie, sta letteralmente distruggendo il carattere distintivo dell’offerta formativa della scuola italiana.
Nel dettaglio, il DM 8/1/2018 n. 2501 affida ai locali l’insegnamento di numerose materie, come lingua e letteratura inglese, matematica e fisica, scienze, arte, scienze motorie, tecnologia e musica, distruggendo il carattere distintivo dell’offerta formativa della scuola italiana, pubblica e statale, come sancito dalla Costituzione; smantella l’essenza e le finalità della tradizione della scuola italiana e del suo carattere pubblico, trasformando gli istituti all’estero in meri fornitori di corsi di lingua italiana.

I disagi sull’organico, quantitativi e qualitativi, con conseguenze sulla qualità dell’offerta formativa si sono protratti per troppo tempo e senza addivenire a soluzioni strutturali. Ricordo alcune anomalie, l’Eritrea non accetta la durata del mandato all’estero dei docenti italiani (9 anni), infatti il nostro governo, mostrando tutta la sua debolezza e solo per la scuola di Asmara ha consentito questa invasione di campo, accettando di trasferire i docenti dopo soli 5 anni di permanenza.

La politica della debole difesa della presenza pubblica è allucinante in ogni parte del mondo. Sono anni che noto un disegno politico ben preciso, indebolire la presenza dello Stato per rafforzare quella degli Enti Gestori Italiani all’estero. Specie nei corsi di lingua e cultura italiana, da lungo tempo assistiamo ad un graduale e deleterio passaggio di consegne tra la gestione pubblica diretta e la formula della gestione indiretta, a controllo locale ma ben oleata dai contributi statali.

Tornando al tema dell’articolo urge un’interrogazione parlamentare sulle questione al fine di comprendere le iniziative intraprese fino ad oggi dal ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio di concerto con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per evitare la chiusura della suddetta scuola, visto che il governo eritreo intende purtroppo chiuderla.

Torellini – Ugl Scuola Estero

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1 commento

MARCHI MARCELLO 31 July 2020 at 15:42

scrivo da vecchio asmarino che ha frequentato la “scuola italiana” ad Asmara dall’asilo alla I^geometri all’Istituto Vittorio Bottego. Sto seguendo la vicenda della chiusura della ns Scuola e insieme ad amici sono riuscito a far sì che il 9 luglio 2020 è stata presentata l’interrogazione alla Camera dei Deputati 4/06271 indirizzata: MINISTERO DELL’ISTRUZIONE ed al MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Ad oggi l’argomento non è stato trattato. Al di là della posizione eritrea, è da rilevare il perenne disinteresse dell’Italia a questo stretto rapporto culturale del nostro Paese con lo Stato Eritrea. Resta inteso che il danno che si verrebbe a creare con la chiusura della Scuola Italiana di Asmara, ritengo sia incalcolabile. In particolare va messo in evidenza che la formazione degli studenti eritrei ha sempre generato dei Diplomati con documento ufficiale rilasciato dalla Repubblica Italiana e quindi con valenza Mondiale. L’abbandono dei 1300 studenti costringerà l’Eritrea ad una enorme ristrutturazione dei cicli scolastici. L’abbandono dei Professori che normalmente rimaneva a vivere ad Asmara per 5/anni, creerà una perdita economica alle casse dello Stato eritreo ed all’economia in generale. Io credo che sia importante definire i rapporti Italia-Eritrea ed in questo caso della Cooperazione Internazionale. Non dimentichiamo che per l’Eritrea l’Italia è importante da sempre. Ma al contempo l’Eritrea è importante per l’Italia..

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