L’iniziativa del Partito socialista chiede che i premi dell’assicurazione malattie obbligatoria non superino il 10 per cento del reddito disponibile. A tale scopo, l’iniziativa prevede che la Confederazione e i Cantoni contribuiscano in misura maggiore alla riduzione dei premi. La Confederazione sosterrebbe due terzi delle spese, mentre i Cantoni assumerebbero l’importo rimanente.
Il Consiglio federale è contrario all’iniziativa. Quest’ultima, infatti, esige che la Confederazione contribuisca per la maggior parte alla riduzione dei premi quando i costi sanitari sono fortemente influenzati dalle decisioni cantonali, per esempio in materia di pianificazione ospedaliera. Inoltre, l’iniziativa tiene conto unicamente del finanziamento dei premi, senza incentivare un contenimento dell’aumento dei costi sanitari.
Nel messaggio inviato al Parlamento, il Consiglio federale riconosce il problema dell’onere dei premi dell’assicurazione malattie che grava sulle economie domestiche svizzere. Fa inoltre notare che, negli ultimi anni, alcuni Cantoni non hanno aumentato il proprio contributo alla riduzione dei premi nella stessa misura della Confederazione, malgrado i costi sanitari fossero in costante aumento. Nel 2020 il contributo della Confederazione alla riduzione dei premi ammontava a 2,9 miliardi di franchi, quello dei Cantoni a 2,6 miliardi di franchi. Tuttavia, i contributi dei Cantoni sono estremamente variabili, in quanto rappresentano tra il 12 e il 67 per cento del totale.
Vincolare il contributo cantonale ai costi sanitari lordi dell’assicurazione malattie obbligatoria
Il controprogetto del Consiglio federale chiede a ciascun Cantone di destinare alla riduzione dei premi un importo corrispondente a una percentuale minima dei costi lordi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) generati dagli assicurati domiciliati sul proprio territorio. La percentuale dipenderà da quanto graveranno i premi sul 40 per cento degli assicurati con il reddito minore. Il contributo federale, già vincolato ai costi, resterà invece invariato.
Se l’importo dei premi da pagare rappresentano meno del 10 per cento del reddito, la percentuale minima dei costi lordi dell’AOMS ammonta al 5 per cento; se rappresentano il 18,5 per cento o più del reddito, questa ammonta invece al 7,5 per cento, come il sussidio della Confederazione. Entro questi limiti, la percentuale minima aumenta in modo lineare. Nei primi due anni successivi all’entrata in vigore ammonta solo al 5 per cento per tutti i Cantoni.
Con il controprogetto, il Consiglio federale intende permettere di agire in modo più efficace e duraturo sull’onere finanziario rappresentato dai premi per i bilanci delle economie domestiche. Inoltre, il controprogetto incentiva i Cantoni a contenere i costi lordi dell’AOMS. Stando alle stime dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), i costi supplementari a carico dei Cantoni generati dal controprogetto ammontano, per il 2024, a circa 600 milioni di franchi. Se l’iniziativa venisse accolta, questi costi ammonterebbero a 1,1 miliardo di franchi.
Gov/Ufsp