Arriva il via libera del Senato al decreto Ponte: lo stretto di Messina si farà
Grande soddisfazione del Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini dopo il risultato favorevole del Senato al decreto Ponte che viene approvato con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti. Alla lettura dell’esito, dai banchi del centrodestra in aula è partito un applauso, mentre i leghisti hanno abbracciato il Ministro Salvini, presente in Aula.
Ribattezzato come “Il ponte degli italiani”, l’opera complessiva dovrebbe costare in tutto 13,5 miliardi di euro, il progetto prevede la costruzione di questa imponente struttura lunga 3,3 chilometri e collega la città di Messina in Sicilia con Villa San Giovanni in Calabria, riducendo in questo modo in maniera significativa i tempi di percorrenza tra le due Regioni, favorendo anche il trasporto di merci e passeggeri.
Secondo il decreto approvato – il dl n. 35, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina che collega la Sicilia e la Calabria – la data limite dei lavori è il 31 luglio 2024, ma Salvini ha allungato i tempi non di poco, sostenendo che il Ponte sullo Stretto potrebbe essere transitabile nel 2032.
Il Ponte sullo Stretto “è il più studiato al mondo, più verificato al mondo, più indagato al mondo, più approfondito e più atteso al mondo. Una struttura unica e avveniristica come questa può e deve compiersi”, ha esordito trionfalmente in conferenza stampa Salvini. “Un’infrastruttura green, moderna, sicura, unica nel suo genere, però visitabile – ha sottolineato – è qualcosa che chiederò di aggiungere al progetto su cui chi di dovere, non i politici ma gli ingegneri migliori al mondo, stanno lavorando”.
“È una giornata storica, attesa da più di 50 anni” ha detto poi Salvini sull’approvazione del decreto Ponte, che “darà 100.000 posti di lavoro e farà risparmiare ai siciliani 6 miliardi di euro l’anno” ha affermato il ministro delle infrastrutture ribadendo che non si tratta del Ponte di Messina ma “è il ponte degli italiani”.
Nel suo intervento il leader della Lega ha precisato che “per la Sicilia e la Calabria è un risarcimento danni dopo 50 anni di promesse mai mantenute e serve a tutta Italia”.
Il Ponte sullo Stretto di Messina “è un’opera che tutto il mondo verrà a studiare e visitare. Perché oltre ai benefici economici, sociali, ambientali di questa opera ci sarà anche un indotto turistico. Pensiamo a quanti italiani vanno a visitare ponti in altre città del mondo, spendendo anche in un bel po’ di soldi”, ha aggiunto il ministro per le Infrastrutture.
“Io mi fido della magistratura” ha inoltre detto Salvini per escludere i rischi di infiltrazioni mafiose sull’opera la cui realizzazione è affidata ad un “Comitato tecnico-scientifico” che “sarà composto dai più grandi esperti internazionali” per il compimento di quella che Salvini descrive come “la più grande opera pubblica al mondo, il ponte a campata unica più grande del mondo” che certamente diverrà “l’orgoglio dell’Italia nel mondo”.
Redazione La Pagina