Michael Mann riporta sul grande schermo uno dei personaggi più ambiziosi del secolo scorso, dove la passione infligge regole e codici ben precisi. L’uomo che ha dedicato la sua esistenza alle corse, portando l’automobile ad un livello ineguagliabile. Uscirà nelle sale cinematografiche giorno 14 dicembre con il titolo: FERRARI.
C’è un luogo dove il tempo si scandisce in “millesimi di secondo”, ove la passione bussa e sigilla gli occhi increduli di un bambino che a 10 anni vide per la prima volta una gara automobilistica. Quel bambino si chiamava Enzo Ferrari. Questa è la storia meravigliosa che vive dietro il volto bello della vita, fugace ed imprevedibile come sono le gare automobilistiche, struggente come il dolore che ha avvolto la vita di Enzo Ferrari e di sua moglie Laura, interpretati dalla bellissima Penélope Cruz che dona per l’ennesima volta un valore aggiunto al cinema internazionale, e Amad Driver classe 1983, brillante e carismatico candidato al premio Oscar come attore non protagonista nella cinematografica di Spike Lee, il tutto sotto la regia di Michael Kenneth Mann, l’ottantenne considerato uno dei maestri del cinema d’azione. Enzo Ferrari dedicò tutta la sua esistenza alle corse automobilistiche, dando vita alla sua prima creazione nel marzo del 1947 con la 125S, esercitando da lì a poco tutta la lucida interpretazione di auto sempre più veloci. Nel 1957 viene investito da una fortissima crisi economica che, tradotta nel gergo della passione, si chiama 1000 miglia, ma in cui un temerario Patrick Dempsey nelle vesti di Pietro Taruffi sigillerà la storia della scuderia Ferrari. La vita della famiglia Ferrari non fu immune dal dolore, il 30 giugno del 1956 il figlio prediletto Dino, perde la vita dopo una battaglia fatta di illusioni e speranze che hanno accecato la via dell’amore. Esce in sala il 14 dicembre, data ormai impressa per il capolavoro tanto atteso.
di Giuseppe Elmo
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