Nel 2023 il settore alberghiero svizzero ha ampiamente superato la soglia dei 40 milioni di pernottamenti, un livello mai raggiunto prima
In tutti i mesi del 2023 si registrano aumenti della domanda rispetto al 2022, aumenti che spaziano tra il 2,7% (ottobre) e il 36,2% (gennaio). I mesi tra aprile e dicembre hanno registrato il più alto numero di pernottamenti degli ultimi tre decenni. Infine, dopo una stagione turistica invernale 2022/2023 (da novembre ad aprile) già da record, la stagione turistica estiva del 2023 (da maggio a ottobre) ha raggiunto un picco di 24,0 milioni di pernottamenti.
Domanda indigena in calo ma ancora elevata
Con un totale di 20,8 milioni di pernottamenti, nel 2023 la domanda indigena è in leggero calo rispetto al 2022, ma rimane comunque a un livello molto alto. Solo gli anni 2021 e 2022 hanno presentato un livello superiore. Tale calo è riconducibile principalmente ai mesi da marzo ad agosto oltre che a quello di ottobre. Tutti gli altri mesi hanno registrato un aumento dei pernottamenti, con un picco a gennaio.
Forte aumento della domanda estera
Nonostante l’instabilità della situazione internazionale e la forza del franco svizzero, la domanda estera è aumentata di 3,7 milioni di pernottamenti rispetto al 2022 e nel 2023 ha raggiunto i 20,9 milioni di pernottamenti. La domanda estera si è quindi avvicinata ai livelli record del 2018 e del 2019. La crescita della domanda è stata forte durante tutto l’anno, ma soprattutto nel primo semestre, con aumenti superiori al 20% e un picco nel mese di gennaio.
La clientela straniera che ha contributo maggiormente all’aumento registrato nel 2023 è stata quella asiatica, con un totale di 4,1 milioni di pernottamenti. Nonostante questo risultato positivo, la domanda asiatica è rimasta ancora inferiore a quella del 2019. Con 495 000 pernottamenti, la Cina è stato il Paese che più ha contribuito a tale aumento, seguita dalla Corea del Sud e dall’India. Anche la domanda degli ospiti provenienti dai Paesi del Golfo ha segnato un aumento. Nonostante i forti aumenti rilevati, la domanda degli ospiti provenienti da questi Paesi è ancora al di sotto di quella del 2019. Ciò vale in particolare per i turisti cinesi.
Con un totale di 4,0 milioni di pernottamenti, la domanda dal continente americano ha segnato un record. Il maggiore incremento assoluto per questo continente è stato registrato per gli Stati Uniti d’America. Nel 2023, il numero di pernottamenti registrati dagli ospiti provenienti da questo Paese ha raggiunto il livello più alto dal 1985.
Con 12,1 milioni di pernottamenti, anche gli ospiti europei sono aumentati. Ad aver segnato l’aumento assoluto maggiore è stato il Regno Unito, seguito dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna e dall’Italia. Per i Paesi Bassi è stato invece registrato un leggero calo della domanda. Rispetto al 2019, la domanda europea è rimasta comunque leggermente inferiore.
Per quanto riguarda la domanda degli ospiti provenienti dall’Oceania, è stato rilevato un aumento di 231 000 unità, per un totale di 443 000 pernottamenti che rappresentano il miglior risultato degli ultimi 30 anni. Con 260 000 pernottamenti, anche il continente africano ha registrati un aumento rispetto al 2022.
Pernottamenti record per la maggior parte delle regioni turistiche
Nel 2023, tutte le regioni turistiche della Svizzera, ad eccezione dei Grigioni e del Ticino, hanno registrato un aumento dei pernottamenti rispetto al 2022. La regione di Zurigo ha registrato l’aumento maggiore, seguita dalla regione di Berna e da quella di Ginevra. Anche la regione di Lucerna e del Lago dei Quattro Cantoni, quella del Vallese e quella del Vaud hanno segnato un netto incremento del numero di visitatori. Delle tredici regioni turistiche, sette hanno registrato il record di pernottamenti degli ultimi 30 anni, tra queste figurano la regione di Zurigo, quella di Berna e quella di Lucerna e del Lago dei Quattro Cantoni.
Per quanto riguarda la domanda indigena, nel 2023 sette regioni turistiche su tredici hanno presentato un risultato in calo. Per la domanda estera è invece stato osservato un aumento in tutte le regioni turistiche.
UST