Mentre la F1 è in pausa estiva, torniamo alla cronaca dell’ultima gara che ha concluso la prima parte del campionato 2024.
Ormai è chiaro: Verstappen e la sua Red Bull non sono piu’ invincibili
Lo ricorda il terzetto dei vincitori del Grand Prix del Belgio disputato a Spa a fine luglio.
Passato il traguardo, e prima del colpo di scena che segnaleremo in chiusura di articolo, a salire sui due gradini del podio infatti c’erano i piloti di Mercedes, George Russel e Lewis Hamilton, rispettivamente il presente ed il passato delle frecce d’argento.
Terzo è stato Oscar Piastri, a confermare che la sua vittoria al precedente Grandi Prix di Ungheria non era solo il frutto di una arbitraria raccomandazione del team McLaren a danno del suo collega Norris.
Invece a fare notizia da Red Bull è stata la ennesima giornata da dimenticare per Sergio Perez, ed il tramonto di Max Verstappen, ormai l’ombra del campionissimo di un team che sino a poche settimane fa si imponeva per l’effetto suolo delle sue vetture, e per un passo gara vincente tuttavia ormai eguagliato da McLaren e Mercedes.
Soddisfacente il commento sulla prestazione delle Ferrari.
Leclerc ha iniziato in pole position, favorito dalla penalizzazione del suo diretto rivale Verstappen, arretrato di 10 posizioni dopo la installazione di nuova power unit.
La notizia è positiva, perché testimonia i progressi tecnici delle rosse italiane.
Tuttavia in un confronto diretto con avversari come McLaren e Mercedes, ovvero i migliori team del campionato, sull’asfalto di Spa le vetture di Maranello hanno ceduto il passo, pur imponendosi sul resto del gruppo.
Ad interpretare le cronache di giornata, ricordiamo che il circuito belga é contraddistinto da lunghi rettilinei che favoriscono i sorpassi, e per l’occasione si è trovato coperto da una meteo piovosa nelle qualifiche e poi soleggiata in gara.
Questo ha imposto ai team una partenza con gomme medie, ed una prosecuzione con mescole dure, che i piloti sostituivano appena raggiunto un vantaggio sufficiente a riprendere evitando di scivolare retrovie.
Due le notizie da ricordare.
A 10 giri dal termine, Verstappen, in ritardo sul plotone di testa, è stato inutilmente sollecitato dal team Red Bull di fare il possibile per portarsi al comando.
Avvincente invece il finale di gara offerto dai piloti Mercedes.
Russell, malgrado le gomme usurate, è rimasto al comando imponendosi sul compagno Hamilton, ed accompagnato sino al termine della gara dalle raccomandazioni dei tecnici Mercedes che lo rassicuravano della tenuta della sua vettura.
A vincere, quindi, è stato Russell che ha staccato Hamilton di 5 centesimi di secondo e Piastri di McLaren di altri 7.
Questo è stato il risultato fino al successivo annuncio che i giudici di gara hanno squalificato il vincitore per irregolarità nel peso minimo della sua Mercedes.
E’ una mancanza di cui i tecnici Mercedes incredibilmente non si sono accorti, a conferma che per quanto assistito dai computer, anche il mondo della Formula 1 conserva ancora una sua dimensione umana, errori compresi.
Di conseguenza, il primo posto è stato assegnato a Lewis Hamilton, secondo classificato è Oscar Piastri, al terzo posto viene promosso Charles Leclerc, e quarto diventa Verstappen.
Dopo questa notizia, ed in assenza di eventuali ricorsi, sempre possibili fino alla ripresa del campionato, il 25 agosto con il Grand Prix di Olanda, la classifica mondiale piloti ritrova al comando Verstappen, con 277 punti, secondo è Norris di McLaren con 199, e terzo Leclerc di Ferrari a 177 lunghezze.
La graduatoria iridata squadre è ancora dominata dalla Red Bull con 408 punti.
Seconda è McLaren a 366, terza Ferrari con 345, quarta é Mercedes a 266.
di Andreas Grandi