Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte. (La Rochefoucoult)
Il cibo, come la cultura, è in continua evoluzione. Non parlo solo di gusto e tendenze, ma anche di come concepiamo il cibo come valore. Negli ultimi anni si sono sentiti sempre di più i temi della sostenibilità e della prevenzione delle malattie non trasmissibili, tipiche di una popolazione sempre più anziana. Con lo scopo di rispondere a queste esigenze, il WWF, insieme all’Università di Zurigo per le Scienze Applicate (ZHAW) hanno selezionato i trenta “Future Foods” per orientare l’alimentazione in Svizzera verso una maggiore varietà e sostenibilità. Tra i cibi selezionati, spiccano verdure nutrienti e fonti proteiche di origine vegetale che abbracciano la filosofia della Dieta Mediterranea, che come sapete (ne ho scritto profusamente anche su queste pagine) è nota per avere un effetto anti-infiammatorio e di prevenzione. A questo punto sarete curiosissimi di saperne di più su questi cibi del futuro, vero? E io sono qui per accontentarvi.
Iniziamo dalle verdure: Catalogna, Pak Choi, Cavolo Riccio (Kale)
La catalogna è una verdura a foglia verde ad altissimo valore nutrizionale, forse meno nota di quanto meriterebbe. È ricca di fibre, preziose per il microbiota intestinale ed è un’ottima fonte di vitamine A e K, di minerali come calcio e ferro e come altre erbe amare è ottima per stimolare la digestione ed aiutare a mantenere il fegato in efficienza. La sua coltivazione richiede inoltre meno risorse idriche rispetto ad altre verdure, contribuendo alla sostenibilità.
Il pak choi appartiene alla stessa famiglia di broccoli e cavolfiori (è una crucifera). Lo vedo già da qualche anno nel reparto ortofrutta in Svizzera, ma molti dei miei clienti sgranano gli occhi quando lo menziono, ecco perché lo cito qui. Tenetelo presente per supportare il sistema immunitario, perché è ricco di vitamine C e K e di antiossidanti. Si inserisce perfettamente sia come contorno che come componente di zuppe e stir-fry, apportando un sapore quasi esotico (io lo adoro). La sua capacità di crescere in climi diversi e con un uso moderato di risorse lo rende anche un’opzione sostenibile in Svizzera.
Il cavolo riccio è un superfood ricco di nutrienti come vitamine A, C, e K, oltre a minerali come il potassio. Un’altra crucifera, con sue proprietà antinfiammatorie e di supporto al sistema immunitario. La sua struttura croccante lo rende adatto a insalate o come base per smoothie verdi. Il cavolo riccio è inoltre una delle verdure più resilienti e può essere coltivato con metodi che minimizzano l’uso di pesticidi, supportando pratiche agricole sostenibili. C’è chi lo usa anche per fare le chips al forno, ma occhio che preparandolo così dite addio a tutte le vitamine.
Proteine di origine vegetale: Noci e Soia
Le noci sono un’ottima fonte di proteine vegetali e grassi buoni, in particolare acidi grassi omega-3. Questi nutrienti supportano la salute del cuore, migliorano la funzione cerebrale e contribuiscono a ridurre l’infiammazione nel corpo. Le noci possono essere integrate in diverse ricette, dai piatti principali alle insalate, o semplicemente consumate come spuntino. Rispetto alle fonti proteiche animali, la produzione di noci ha un impatto ambientale minore, contribuendo a un’alimentazione più sostenibile.
La soia, coltivata da tempo in Svizzera e in Europa, è un alimento ricco di proteine complete, ferro e isoflavoni. Questi ultimi sono noti per i loro benefici nella gestione del colesterolo e nella salute ormonale. La soia si può gustare sotto forma di tofu, tempeh oppure i suoi fagioli verdi, gli edamame, possono essere impiegati in zuppe, insalatone o pokè. La sua capacità di adattarsi a numerose preparazioni ne fa un pilastro per una dieta ricca e bilanciata, permettendo di ridurre il consumo di carne senza rinunciare al gusto e alla nutrizione.
Carboidrati “alternativi”: gli Pseudocereali
Il grano saraceno, il miglio e la quinoa sono eccellenti alternative ai “soliti” riso e pasta, che supportano la biodiversità nell’ambiente e nel piatto. Questi pseudocereali naturalmente senza glutine contengono anche proteine, fibre e antiossidanti. Sono molto versatili e possono essere gustati in insalate e zuppe per tutti i gusti, oppure le loro farine possono essere usate per fare pane, pancake o quello che vi suggerisce la fantasia.
Di nuovo verdure, ma più proteiche: i Funghi Coltivati
La coltivazione dei funghi, come il pleurotus e lo shiitake, sta diventando una pratica diffusa in agricoltura per migliorare la sostenibilità alimentare. I funghi sono ricchi di vitamine del gruppo B, proteine e fibre. Possono crescere su scarti agricoli, trasformando i rifiuti in risorse alimentari preziose, e riducendo così l’impatto ambientale. In cucina arricchiscono i piatti di sapore e incrementano il contenuto proteico delle pietanze, contribuendo a una dieta più sana e completa.
Tanti vantaggi nel piatto
Andando ad esplorare i cibi selezionati come “Future Foods” in Svizzera (https://www.wwf.ch/it/futurefoods) , è stato per me inevitabile pensare ai principi della Dieta Mediterranea, che di base è costituita da alimenti vegetali ma che soprattutto promuove la varietà. Nel tempo, proprio i Paesi in cui questo stile di vita è nato, si sono allontanati da essa (dite la verità: quanti italiani conoscete che mangiano almeno 5 giorni su 7 pane e pasta? E la chiamiamo varietà?), quindi è con gratitudine e speranza verso il futuro che assisto alla progressiva trasformazione dell’offerta alimentare verso questi cibi che non solo fanno bene all’ambiente, ma anche a noi, che di questo ambiente siamo responsabili; quindi, ci conviene essere in perfetta forma per potercene prendere cura come merita.
Futuristici saluti
dalla vostra consulente nutrizionale
Tatiana Gaudimonte
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