La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey rimprovera all’Unione europea di assumere un atteggiamento passivo nelle trattative e di rendere la vita dura alla Svizzera. In questo momento le trattative bilaterali con l’UE sono diffi cili, afferma la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). “Per assicurare alle imprese svizzere l’accesso al mercato europeo bisogna consolidare la via bilaterale”, rileva la consigliera federale. Dal canto suo l’UE ha interesse ad “una regolamentazione che le garantisca delle entrate fi scali dai suoi cittadini e dalle sue imprese”. “Per noi la discussione deve avvenire su un pacchetto di misure”, rileva riferendosi alla strategia decisa in gennaio dal Consiglio federale. La Svizzera ha fatto delle proposte. Bruxelles si è invece fi nora comportata in modo passivo. Per quanto riguarda i rimproveri mossi dall’UE nel settore degli accordi sulla libera circolazione delle persone, rileva che le misure di accompagnamento sono necessarie per lottare contro il dumping salariale. La responsabili del DFAE respinge l’idea di un nuovo negoziato perché ci potrebbe essere il rischio di perdere certi vantaggi. Calmy-Rey comunque spera che si trovi una soluzione e che Bruxelles assuma un atteggiamento costruttivo.
ATS