Alessandra Facchinetti lancia un progetto alternativo, trasversale e “on-line”: Uniqueness. Direttamente dalla fashion week di Parigi, la prima collezione di capi “no season” da indossare con un clic
È nata la web-couture ed è firmata da Alessandra Facchinetti per Pinko. Si chiama Uniqueness ed è una linea che “nobilita il fast fashion”, una moda appositamente studiata per essere vista e desiderata on-line: presentata alle sfilate parigine, come logo ha due U capovolte l’una sull’altra. La collezione non ha stagioni, non prevede cambio di guardaroba e ha una vestibilità senza età. Ogni settimana verranno proposti capi nuovi sul sito www.uniqueness.it. La sfilata in questo caso ha un effetto corto circuito: vedere il capo, volerlo e averlo diventa tutt’uno. Uniqueness promette di consegnare qualsiasi cosa entro 48 ore, almeno in Europa. Per il resto del mondo, potrà essere usato anche il corner su Yoox (accessibile pure dal sito Uniqueness, con le identiche regole di velocità e di possibile restituzione), ma anche alcuni selezionati negozi che hanno già puntato sul web (come Luisa via Roma). I retailer classici non sono esclusi dal progetto distributivo: possono comprare la moda di Alessandra, basta che facciano gli ordini nello show room Pinko di Faubourg Saint Honoré e, in una settimana, avranno la merce nei loro negozi. Anche i prezzi sono adatti a una web-couture: da 90 euro per una t-shirt a 500 euro per un capo spalla impegnativo, con una punta di 1.200 euro per la pelliccia. La stilista ha scelto materiali leggeri (senza stagionalità), non ha rinnegato il suo amato ‘rosa carne’ e l’ha usato per lunghi chemisier pieghettati e sciolti, ha introdotto il parka giallino e ha inusitatamente utilizzato le stampe (un motivo botanico rielaborato al computer) per completi pigiama e per corti abitini grintosi con la gonna rifinita in argento. C’è un tocco militare, una parte bianca in poliestere stretch dalla grinta sportiva, una giacca frac con coda sui pantaloni setosi e bianchi con larga banda nera. Tanti i bijoux, un po’ gotici, e i guanti in jersey lunghi e rosa con cerchietti e paillettes. “Con Pietro Nigra (patron di Pinko) abbiamo voluto costruire – dice Alessandra – un progetto che avesse regole diverse: abbiamo abbinato la mia esperienza nella moda alta e la sua capacità di realizzare bene e velocemente il prodotto, abbiamo unito ricerca e dinamicità e siamo entrati nel meraviglioso mondo del web”. Alessandra, dopo Gucci, Moncler Gamme Rouge e Valentino, torna alla ribalta con un’idea innovativa e fuori dagli schemi: racconta che il sito avrà una parte musicale (dove prima o poi – spiega – coinvolgerà anche il fratello Francesco Facchinetti) con una play-list settimanale. Anche la sfilata-evento al Jeu de Pomme ha reso bene l’idea della novità: lei è chiusa con le modelle in un cubo, il pubblico guarda la stilista che consiglia le ragazze su come vestirsi (anche sul sito sarà creato un effetto analogo), poi la scatola si apre, le modelle sfilano e gli ospiti possono immediatamente ordinare via internet. “Per la prima volta – spiega Nigra – il prodotto moda non viene filtrato dal giudizio della stampa e dalle scelte dei buyers ma si propone direttamente al giudizio del consumatore. È una moda più diretta, abbiamo accettato un grado di rischio diverso”.