La cugina Albertina Montano ha presentato una denuncia alla magistratura per omicidio colposo
Gianni Baget Bozzo, sacerdote e politologo, è sicuramente sconosciuto ai più, ma è molto noto a coloro che hanno avuto a che fare con la politica e l’informazione. Nella sua vita – dicono coloro che l’hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le doti umane e intellettuali – ha avuto due sole passioni: il sacerdozio e la politica. Per questa seconda passione tra il 1984 e il 1994 fu sospeso a divinis. Era sacerdote ma era diventato il consigliere ascoltato prima di Bettino Craxi – per il Psi fu eletto deputato europeo tra il 1989 e il 1994 – e poi di Silvio Berlusconi. Ebbene, ne parliamo perché la sua morte, avvenuta nella notte dell’otto maggio 2009, sta diventando un giallo. Gl’ingredienti ci sono tutti: la morte di un personaggio noto, un’eredità pare cospicua grazie ai libri e all’attività giornalistica e di pensatore finita in mano al suo medico curante nominato erede universale poche ore prima di morire, la denuncia da parte dei parenti per omicidio colposo. Ma procediamo con ordine. Il medico curante Patrizio Rinaldi Odetti è stato denunciato per omicidio colposo da parte della cugina del sacerdote, Albertina Montano. Motivo? Secondo la dottoressa Bianca Santolini, che lo aveva visitato il 6 maggio 2009, Baget Bozzo soffriva di conati di vomito e di nausea che segnalavano una situazione grave e bisognosa di essere curata con medicine appropriate. Il suo medico, invece, lo ha curato con una bevanda dissetante, il Gatorade. Presentato così, il fatto potrebbe essere ascritto a un caso di diagnosi sbagliata da parte del medico, di cui il sacerdote aveva fiducia cieca perché anni prima gli aveva diagnosticato un tumore al colon da cui era guarito proprio grazie alla diagnosi tempestiva fatta dal medico. Invece no, c’è dell’altro. Il dottor Odetti poche ore prima che don Baget Bozzo morisse, era diventato l’erede universale dei suoi beni. Il Secolo XIX, il quotidiano che ha lanciato la notizia, ha riferito che ci sarebbe un secondo testamento olografico, cioè scritto di suo pugno, che però sarebbe sparito. In questo testamento sparito, gli eredi erano i parenti del sacerdote e la Chiesa. Insomma, qualcuno che aveva accesso alla casa di don Baget avrebbe provveduto a cancellare le tracce di altri testamenti, in particolare quello redatto tre mesi prima e tra l’altro mostrato agli amici più intimi e ai parenti. I quali ultimi avrebbero ricevuto già una buona parte dell’eredità del sacerdote (case e soldi frutto di un’attività intellettuale intensa) ma avrebbero denunciato il medico non tanto perché divenuto erede universale quanto per aver procurato la morte al loro parente. Curare con una bevanda dissetante uno che soffriva dei sintomi sopra descritti e poi scrivere nel referto che era morto d’infarto miocardico è quanto meno anomalo. O il paziente era malato grave per cui non si poteva curare con del Gatorade, oppure non era malato grave e però scrivere che era morto d’infarto miocardico smentiva la diagnosi.Sarà stata anche una maledetta coincidenza, però una morte avvenuta nelle circostanze poc’anzi descritte, seguita di poco alla nomina di erede universale, obbiettivamente, fa nascere più di un dubbio negli osservatori, figuriamoci nei parenti. Questi ultimi, in particolare la cugina Albertina, mai avevano avuto questioni con il sacerdote, il quale, tra l’altro, aveva mostrato sempre generosità nei loro confronti. A loro giudizio, quantomeno c’è stata colpa nella diagnosi e nella cura, un po’ come è successo nel caso di Michel Jackson. Ma, evidentemente, i sospetti sono che non si tratti solo di diagnosi sbagliata. Ma di questo si occuperà la magistratura proprio in seguito alla denuncia di Albertina Montano. [email protected]