Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, è chiaro: “A Napoli non ho trovato alcuna condizione di stato di emergenza’’. Dunque, niente Esercito, niente problemi di ordine pubblico. Piuttosto, “trovato un accordo su diversi punti’’ e così “sarà data una risposta rapida alle richieste della Commissione Europea nel quadro generale del piano regionale’’. E dire che gli ultimi giorni erano stati caratterizzati da un continuo botta e risposta tra chi aveva parlato di una situazione di Napoli di nuovo al limite, e chi, come il sindaco Luigi de Magistris, ribadiva che ‘’nelle strade di Napoli di rifiuti non ce ne sono’’. Clini ha costatato che i cumuli di rifiuti non ci sono. Da qui la precisazione: “Il problema che ha provocato questa riunione non è l’emergenza rifiuti di Napoli ma la posizione della Commissione europea che, come sapete, ha messo l’Italia in una situazione difficile per quanto riguarda la procedura d’infrazione e la sanzione’’. Clini ha chiesto “al sindaco di Napoli, al presidente della Provincia e della Regione di individuare, insieme, il percorso per affrontare il tema della procedura d’infrazione europea, per dare una risposta concordata e, soprattutto, per avviare insieme un meccanismo che consenta di affrontare il tema dei rifiuti di Napoli in modo razionale, sereno e produttivo’’. Su Twitter, il ministro ha poi annunciato che a “Napoli è stata costituita una task force per rispondere alle richieste di Bruxelles’’. Temi, appunto, contenuti in una nota congiunta – sottoscritta da Clini, dal governatore Caldoro, dal sindaco de Magistris, dal presidente della Provincia Cesaro – e diffusa al termine del vertice, nel corso di un incontro con la stampa che non ha previsto domande. Temi come la raccolta differenziata, ad esempio. “Innanzitutto – si spiega – saranno adottate misure per incentivare in tempi rapidi la raccolta differenziata, integrata con la valorizzazione dei materiali raccolti, per mezzo di un’impiantistica adeguata, in particolare con il trattamento del compostaggio in ambito locale. A tal fine il Governo fornirà ogni contributo per accelerare l’utilizzo dei fondi Fas al di fuori del patto di stabilità e la regione conseguentemente si impegna a dare immediata attuazione al programma concordato’’. E poi, il destino delle sei milioni di ecoballe, che “sarà affrontato con urgenza’’. Passo importante anche sul tanto temuto impianto di Napoli est che ha sempre visto il secco no della giunta de Magistris e che è ancora oggetto di proteste da parte di un gruppo di manifestanti. “Le istituzioni – è scritto nella nota congiunta – hanno convenuto sulla necessità di riesaminare l’accordo del 2008 relativo all’impianto di Napoli est e sulla possibilità di valutare ipotesi alternative, connesse al miglior funzionamento del ciclo dei rifiuti’’.
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