A pochi giorni dalla Giornata Mondiale per la lotta all’obesità, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO, per combattere insieme la fame nel mondo. Una coincidenza che fa pensare.
11 ottobre – 16 ottobre: solo cinque giorni separano due Giornate Mondiali promosse da organizzazioni internazionali che perseguono obiettivi che solo apparentemente sono su fronti opposti (1,2).
In realtà, il problema dell’obesità e quello della fame nel mondo sono strettamente interconnessi. Le conseguenze dello stile di vita opulento e sprecone dei Paesi industrializzati, la cui popolazione è sempre più grassa e malsana, ricadono inevitabilmente sulle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo: l’agricoltura intensiva spreca acqua, impoverisce i terreni e causa sovrapproduzione di CO2, con dirette conseguenze sul clima e dunque sulla siccità che va a colpire in modo sempre più esteso l’Africa Sub-sahariana, del Sud America e il nord della Cina, mentre lo spreco alimentare (1/3 di tutto il cibo prodotto a livello mondiale viene buttato prima di arrivare sulle tavole e la maggioranza di questo spreco avviene a livello della singola economia domestica) contribuisce in modo drammatico all’aumento della fame nel mondo. Fare scelte sostenibili, riempiendo il carrello con prodotti stagionali, a km 0 e davvero nutrienti, cucinare limitando al minimo gli scarti e fare buon uso degli avanzi sono alcune delle strategie suggerite dalla FAO per ridurre lo spreco alimentare. Guarda caso, le stesse strategie si rivelano vincenti per impostare uno stile di vita più sano, e sono quindi promosse per combattere l’obesità. A quanto pare, pensare agli altri può essere un ottimo modo di essere egoisti, nel senso migliore possibile.
Possiamo fare tutti qualcosa: parliamo tra noi, diffondiamo ricette e strategie personali, informiamoci. Per saperne di più, potete scrivermi o consultare i siti della FAO e della World Obesity Federation
Consapevoli saluti dalla vostra consulente alimentare
Tatiana Gaudimonte
Fonti:
(1) https://www.worldobesity.org/
(2) http://www.fao.org/3/CA0964IT/ca0964it.pdf