Il convegno dell’ASSOII in terra di Romagna
Fernando è un amico. Non potevo certo dire di no.
Assicurare la mia presenza a Rimini era il minimo che potessi fare per dare un mio modesto contributo all’incontro in terra di Romagna.
Giornate difficili, complesse. Il clima politico, avvelenato dalla questione morale che incombe come una cappa di densa e pestilente fuliggine sui palazzi romani, mi teneva a Roma dentro il palazzo in cui si sta aprendo una partita difficile e complessa per la battaglia del consenso.
Le più importanti città italiane – Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli – rinnoveranno i consigli e gli esecutivi e il giudizio del popolo sovrano sulle esperienze amministrative dei cinque anni passati sarà importante e indicherà la strada da percorrere negli ultimi due anni di legislatura.
Chissà che succederà nel referendum di ottobre sulle riforme costituzionali? Già il clima è alquanto caldo per prevedere momenti di alta tensione.
Evitare lo scontro tra favorevoli e contrari e concentrare l’attenzione sul tema delle riforme e su quelle da introdurre anche dopo il possibile si del popolo, mi sembra la via virtuosa da percorrere. Nonostante tutto, a sera sono partito per Rimini per partecipare al convegno sull’imprenditoria italo- svizzera, impeccabilmente organizzato dall’ associazione ASSOII di Fernando Catalano.
Ne valeva la pena.
L’autorevole presenza di professionisti romagnoli, impegnati da decenni nell’ interscambio commerciale con i paesi a nord delle alpi, ha dato al convegno quel respiro transnazionale che caratterizza i rapporti imprenditoriali all’interno dell’Unione europea e nei processi di globalizzazione in atto. Saliti a Rimini dal Salento, guidati dalla Presidente dell’ASSOII locale, Monica Gravante, entusiasta come lo può essere un giovane sindaco donna nei villaggi salentini, una folta schiera di imprenditori portatori di idee innovative oltre ai prodotti tipici di quelle terre – i formaggi, le mozzarelle, i vini – che abbiamo gustato nell’ ora del ristoro.
Rimarchevole, oltretutto, la presenza dell’imprenditoria svizzera aderente all’ASSOII, scesa a Rimini a rappresentare gli oltre mille lavoratori addetti alle attività dell’associazione in ogni parte della Confederazione.
Ognuno ha raccontato un’esperienza e indicato un cammino per arricchire vieppiù lo spazio economico e umano tra i due popoli e dare ai giovani dei due paesi amici una prospettiva per rispondere alle aspettative e alle speranze di una loro vita degna e compiuta.
Fernando Catalano, il presidente dell’ASSOII, attento e severo negli alti momenti di dibattito e confronto delle esperienze professionali dei partecipanti, bonario e gioviale quando serve ad allentare il ritmo per permettere una più significativa conoscenza personale e umana tra i presenti, ha diretto i lavori con l’atteggiamento di chi è abituato da tempo a tessere la tela virtuosa dei rapporti sociali.
Ho portato al convegno il saluto più cordiale unito all’augurio di nuovi e più grandi successi nel campo imprenditoriale e personale per i soci. L’ASSOII, nata nel 2002 dalla fertile mente dei suoi fondatori, si è vieppiù imposta all’attenzione di un vasto mondo economico-sociale in Svizzera e in ampi settori della penisola. È la dimostrazione, non unica, di come i cittadini italiani operano da anni nella Confederazione contribuendo al suo sviluppo in ogni campo.
Un dato che riassume una esperienza frutto di un lungo processo storico, che conobbe, nel primo dopo guerra repubblicano, la diaspora di massa del nostro popolo. Non è stata sempre facile la vita dei cittadini italiani nella Confederazione.
E d’altronde i popoli della terra, prima di aprirsi all’abbraccio dei diversi, hanno bisogno di conoscersi e apprezzarsi nell’ operare quotidiano, nello scambio culturale e umano. L’emigrazione italiana in terra svizzera ha vinto la sfida.
È parte essenziale del suo popolo. È ricchezza creativa che dà a tutti la certezza in un avvenire meritevole e solidale.
Fernando Catalano, assieme a tanti altri italiani impegnati ad alto livello nei settori produttivi della Confederazione, realizza oggi quelli che erano e sono i sogni dei nostri connazionali: essere protagonisti a nord delle alpi portando il bagaglio di valori di una terra baciata dalla schiuma del mare e che ha saputo accogliere e integrare le genti che hanno bussato alla sua porta nel corso dei secoli.
[email protected]