Nella mia lettera del 4 gennaio 2022 mi sono rivolto agli italiani votanti alle elezioni del Comites di Zurigo che sono stati dichiarati incapaci di intendere e volere.
Non ho fatto nomi di alcun tipo, ma il fatto che tale Gerardo Petta si sia sentito chiamato in causa già attesta che egli è pienamente consapevole delle irregolarità che sono state commesse durante lo spoglio delle schede e della successiva elezione dell’esecutivo.
Le cosiddette «precisazioni» contenute nella sua risposta mi rendono ancora più offeso e indignato perché dimostrano ulteriormente che gli italiani votanti alle elezioni del Comites di Zurigo sono considerati incapaci di intendere e volere.
Io, da libero cittadino capace di intendere e volere che, come tutti gli altri italiani votanti, ho liberamente espresso il mio voto, ho pieno diritto di non essere preso in giro da nessuno e pretendo assoluta trasparenza su quello che è realmente successo.
Prima di tutto vediamo cosa hanno comunicato il Consolato Generale di Zurigo e l’Ambasciata Italiana di Berna sull’esito delle elezioni del Comites di Zurigo.
Il Consolato generale di Zurigo scrive ufficialmente sul suo sito riguardo ai risultati delle elezioni del Comites di Zurigo: «(Risultati provvisori, in quanto pendenti i termini di ricorso per annullamento o modifica della proclamazione degli eletti a seguito di possibili irregolarità commesse dal seggio elettorale e dal Comitato elettorale circoscrizionale)»
L’Ambasciata italiana di Berna scrive ufficialmente sul suo sito riguardo ai risultati delle elezioni del Comites di Zurigo: «Totale voti validi 2.431 (RISULTATI PROVVISORI in quanto pendenti i termini di ricorso per annullamento o modifica della proclamazione degli eletti a seguito di possibili irregolarità commessi dal seggio elettorale e dal Comitato elettorale circoscrizionale).
Lista “Il Ponte” voti 1.107 (45,4%) con 8 seggi conseguiti – voti totali PROVVISORI a seguito di mancato conteggio di voti validamente espressi alla lista».
Quindi i voti non sono stati cancellati per invalidità come falsamente dichiarato dal Petta, ma non sono stati conteggiati voti validamente espressi alla lista.
Perché tutto ciò? Chi ha informato gli elettori di quello che è successo e sta succedendo?
Gli italiani votanti, che non sono stati messi a conoscenza di nulla, hanno il diritto di avere informazioni e piena chiarezza sui seguenti punti:
- Quante lettere e a chi le ha spedite il corrispondente consolare Aurelio Chiapparini? Quanti italiani elettori del Comites di Zurigo hanno ricevuto questa lettera?
Purtroppo si deve considerare anche che questa vicenda potrebbe essere stata manipolata ad arte. Faccio fatica a pensare che il Sig. Chiapparini abbia spedito questa lettera a 2500 o più Italiani votanti, andando oltretutto a spendere una cifra notevole per la spedizione. Anch’io ho ricevuto lettere da varie liste che mi chiedevano di votarle, ma essendo io in grado di intendere e di volere, sono pienamente in grado di esprimere liberamente la mia scelta, quindi queste lettere sono state semplicemente cestinate. - Chi e con quali modalità ha deciso di non conteggiare i 107 voti della lista Il Ponte?
Anche qui si pretende totale trasparenza. Chi ha svolto lo spoglio delle schede? Chi era presente con nome e cognome e dov’è il protocollo dettagliato di quello che è avvenuto e che è stato discusso?
Perché non sono stati conteggiati proprio quei 107 voti? - Funzione dei Comites.
La definizione e le funzioni dei Comites sono ben chiare (Legge 23 ottobre 2003). I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all’estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana. I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonché con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell’interesse della collettività italiana, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero. I COMITES, d’intesa con le Autorità consolari, possono rappresentare le istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione alle Autorità e alle Istituzioni locali. La rappresentanza diplomatico consolare rende partecipe il Comitato degli incontri ufficiali con le autorità locali sulle questioni di interesse della comunità rappresentata, con esclusione di quelle che attengono ai rapporti tra Stati.
Sicuramente i Comites non sono un organo politico, allora perché c’è una lista che si chiama “Centro destra Unito in Svizzera” ?
In questo modo gli italiani votanti vengono spinti dal solo nome della lista a votare nell’interesse di una corrente politica e non per un Comites che svolga i suoi compiti nell’interesse dei cittadini.
Questa è pura manipolazione impropria e allora perché i voti conseguiti da questa lista non sono stati annullati?
Mi rivolgo a tutti i membri del Comites di Zurigo eletti: gli italiani votanti vi hanno eletto per svolgere i compiti che sono definiti per i Comites, non per fare lotta politica o altri giochetti di potere tra di voi.
Il Comites deve essere un organismo armonico e coeso che riunisce eccellenze al servizio dei cittadini italiani votanti, non un’accozzaglia di persone che pensano solo a giochi di potere e al proprio rendiconto personale.
Non ho nessuna esigenza di cominciare un batti e ribatti con tale Gerardo Petta, perché per me non è nessuno e non rappresenta nessuno, ma visto che si prende la libertà di rispondermi con tale pochezza di argomenti e di non trasparenza, non mi esimo dal fargli alcuni appunti su quello che ha scritto.
Cito il Petta: «constato con stupore che i rappresentanti e i fiancheggiatori della lista ”Il Ponte”, invece di fare pubblica ammenda per i guai che loro stessi si sono arrecati, annunciano ricorsi e denunce alla autorità giudiziaria…»
Simili dichiarazioni sono sterili e insignificanti.
Lei con i suoi fiancheggiatori delle altre liste sa bene chi dovrebbe fare pubblica ammenda (mi sorprende che persone di altre liste che ritenevo essere di un certo livello etico e morale, si siano prestate a questo basso gioco di potere).
Cito il Petta: « Lambizione del nuovo Comitato è quella di far uscire il Comites dalla condizione di semi-clandestinità in cui ha di fatto operato negli anni passati».
Egregio Sig. Petta, lei ha fatto parte del Comites negli anni passati e ha brillato per essere nella condizione non di semi-, ma di totale clandestinità.
A parte gettare fango su tutto quello che faceva il Comites e dichiarando pubblicamente che i Comites (dei quali a Zurigo lei attualmente giochicchia a fare il presidente) sono inutili e devono essere aboliti, di lei non c’è traccia alcuna.
Tanto per fare un esempio le ricordo che il Comites di Zurigo, insieme a quello di Basilea e di Berna/Neuchatel, hanno negli anni 2017-2019 organizzato il Progetto Legalità.
Il progetto, indirizzato soprattutto ai ragazzi in età adolescenziale ma anche ad un pubblico adulto, ha avuto come obiettivo quello di far acquisire comportamenti personali, sociali e civili corretti per la realizzazione di una società migliore in tutti i suoi aspetti e far comprendere l’illegalità della mafia.
Il progetto ha avuto grande riconoscimento non solo in Svizzera ma anche nelle istituzioni italiane, tant’è che per concludere il progetto nel 2020 si era ben volentieri messo a disposizione Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia, il quale poi non è potuto intervenire per sopraggiunte limitazioni a causa della pandemia.
Nel corso del progetto sono intervenuti a Zurigo, tra gli altri:
- On. Rosy Bindi, Presidente Commissione parlamentare antimafia, insieme al Prof. Em. Università di San Gallo, dr. H.C. avvocato Paolo Bernasconi che ha collaborato a lungo con Falcone e Borsellino.
- Giovanni Impastato autore del libro “Oltre i cento passi”, fratello minore di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978;
- Franco La Torre, Ex-Presidente della Consulta Antimafie della provincia di Roma e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio della Legalità della Fillea, del Comitato dei Garanti di SOS Impresa e della Commissione Consultiva permanente di Avviso pubblico. Figlio di Pio La Torre.
- Ecc., ecc.
Il sig. Petta, membro eletto del Comites non è stato presente a nessuna di queste manifestazioni. Perché? Dov’era?
Gian-Andrea Caratsch