Con sei nuove date in Italia e una in Slovenia, sono oltre 90 gli show del Vita ce n’è World Tour di Eros Ramazzotti, che registra già svariati sold out. L’artista porterà nelle arene più prestigiose del mondo, oltre ai grandi successi che l’hanno reso celebre, le canzoni del nuovo album certificato disco di Platino FIMI.
L’artista italiano più famoso al mondo in questo tour toccherà i cinque continenti e farà tappa a Zurigo lunedì prossimo 25 marzo, mentre il 9 aprile sarà a Ginevra. La Pagina ha incontrato l’arstista romano per una breve intervista.
Il tuo nuovo album Vita ce n’è è uscito in 100 Paesi in tutto il mondo in contemporanea, ma stai già lavorando al prossimo…
Ho messo da parte almeno altri 10 brani. È stato molto faticoso perché voglio far qualcosa di bello per il pubblico: i pezzi devono piacere a me, ma loro mi amano e quindi devo dare indietro molto.
Dopo l’uscita l’album si è subito piazzato ai promi posti su iTunes…
Arrivare primi su iTunes è facile, poi però bisogna mantenere la posizione. Bisogna essere onesti, potrò dire di aver fatto un buon lavoro se il disco sarà ancora lì tra 4 o 5 mesi.
È possibile definirlo un album rivoluzionario? I brani sono tutti possibili singoli e molto radiofonici…
Di rivoluzionario non c’è niente. Ho lavorato insieme ai miei amici, autori e collaboratori in studio per fare tutti singoli, che avessero un senso e dessero quell’adrenalina gagliarda. Il disco piace molto alle radio e questo mi fa piacere.
Jovanotti ha scritto con te il brano “In primo piano”…
Lorenzo fa più post per me che per il suo disco, voglio ringraziarlo per questo. È un grande amico da 35 anni ed è sempre bello collaborare con lui.
E poi ci sono i duetti, con Luis Fonsi e Helene Fischer, che in Svizzera è molto famosa…
Realizzare il duetto con Luis Fonsi (n.d.r. Per le strade una canzone) è stato molto divertente, specialmente il video girato a Miami Beach. Mentre il duetto con la Fischer nasce da un contatto con la casa discografica, la Universal.
Ti diverti a scoprire anche giovani artisti…
Nel disco c’è un pezzo di Paolo, il figlio di Biagio Antonacci, è un brano molto bello. Lui è arrivato col papà in studio da me: Biagio suonava e Paolo cantava tutte queste parole… 8 minuti di canzone. Paolo arriva dal rap, gli ho detto di fare il pop: da lì ha iniziato, così è nata Due volontà.
21 anni dopo arriva un altro brano per tua figlia Aurora, come mai?
Mi sono svegliato una notte con questo titolo, Buonamore: l’idea era dedicarla a lei dopo qualche anno in cui è stata spensierata. Si è innamorata di questo ragazzo, che mi piace molto. È una storia seria. Soprattutto mi piace com’è cambiata lei in questi anni, è cresciuta, oggi è una donnina, non potevo non dedicarle una canzone.
Cosa provi tornando ad esibirti a Zurigo e in quali posti ami tornare a suonare?
Mi entusiasmo ovunque vada, mi piace molto l’Olanda. Ma anche a Zurigo trovo sempre un grande calore. I concerti sono uguali ovunque, ma cambia il modo di percezione dei brani e delle emozioni. Ed è proprio questo che mi affascina di un tour mondiale.
Che spettacolo vedremo all’Hallenstadion?
Sarà un concerto futuristico, molto spettacolare. Avrò con me dei musicisti nuovi, d’eccezione, ma naturalmente in gran parte saranno i musicisti che suonano con me da molti anni. Al sax per esempio c’è Scott Paddock, americano celebre per le sue influenze jazz che ha collaborato, tra gli altri, anche con artisti del calibro di Natalie Cole, Jackson Browne e Ray Charles.
Sito ufficiale: www.ramazzotti.com
Bruno Indelicato