Abe stravince le elezioni in Giappone, ottiene maggioranza dei due terzi
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha stravinto la sua scommessa elettorale. Nel voto anticipato per il rinnovo della Camera dei rappresentanti, la più importante nel sistema bicamerale della Dieta nipponica, non solo ha confermato il suo mandato ottenendo un’ampia maggioranza, ma è anche riuscito a superare l’asticella dei 310 seggi (in coalizione) su 465, pari ai due terzi, necessari per procedere sulla via di una riforma della Costituzione pacifista.
“Come ho promesso durante le elezioni, il mio primo compito sarà quello di agire con fermezza nei confronti della Corea del Nord. Per questo, una diplomazia forte è necessaria. Voglio rafforzare la nostra potenza diplomatica dopo questa fiducia che abbiamo ottenuto”, ha dichiarato Abe quando si è capito che la vittoria sarebbe stata netta.
Quando Abe parla di rafforzare la potenza diplomatica, si riferisce al fatto di fornire alla diplomazia la solidità che viene da una sicurezza anche di natura militare. Uno dei motivi per i quali, infatti, ha convocato le elezioni è quello di consolidare una maggioranza che consenta l’approvazione di emendamenti alla Costituzione pacifista, in particolare all’Articolo 9, riconoscendo il ruolo delle Forze di autodifesa e consentendo loro una maggiore operatività. Abe ha ribadito, parlando alla Tv pubblica Nhk, che verrà presentata una proposta. Perché la modifica della Costituzione entri tuttavia in vigore, oltre all’approvazione con i due terzi nelle due camere, è necessaria anche la vittoria in un referendum nazionale. E i sondaggi non danno per scontato un sì dei giapponesi a una revisione della natura pacifista della Carta.
Trump prepara i bombardieri nucleari
La US Air Force sta per ripristinare una pratica che era stata abbandonata con la fine della Guerra Fredda. I bombardieri nucleari B-52 verranno nuovamente messi permanentemente in “ready alert”, pronti all’impiego immediato. Questo significa che sulle piste delle basi dove sono dislocati i B-52, i bombardieri rimarranno parcheggiati con il loro carico nucleare, pronti a decollare in qualsiasi momento.
“È un ulteriore passo per assicurarci di essere pronti”, ha il generale David Goldfein, capo di stato maggiore dell’Aeronautica Usa, in un’intervista al sito Defense One. Non si tratta, ha detto Goldfein, della preparazione per un “evento specifico”, ma di una conseguenza della “situazione globale nella quale ci troviamo”. Goldfein e altri comandanti alti funzionari della difesa hanno sottolineato che l’ordine di allerta non è ancora stato dato, ma che i preparativi sono già in corso, per anticipare uno scenario che si ritiene ormai prossimo.
Il ripristino dello stato di allerta dei bombardieri nucleari B-52 appare, per gli esperti di vicende del Pentagono, come la diretta conseguenza della crisi in atto con la Corea del Nord e del rafforzamento delle capacità militari russe.
La risposta di Putin
Per risolvere la crisi nordcoreana “serve il dialogo, non si può mettere Pyongyang in un angolo, minacciare l’uso della forza, non si può arrivare a usare modi maleducati e a offendere”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin intervenendo a Sochi al Valdai Club, in chiara allusione alle minacce americane e alle espressioni usate dal presidente USA Donald Trump.
Askanews
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