Mattarella: “Gli italiani non dimenticheranno il presidente Ciampi”
Una giornata di lutto nazionale e bandiera a mezz’asta, è così che la presidenza del Consiglio ha salutato, in concomitanza con i funerali, Carlo Azeglio Ciampi.
La sua vita
Ciampi nasce a Livorno il 19 dicembre 1920. Nel 1941 si laurea in Lettere e si diploma alla Scuola Normale di Pisa, dove conosce Franca Pilla, che sposerà nel 1946. Lo stesso anno arriva la chiamata alle armi e viene inviato in Albania.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si rifiuta di aderire alla Repubblica di Salò e si rifugia in Abruzzo: il 24 marzo 1944 parte per raggiungere gli Alleati, attraversando la Majella. Arrivato a Bari si arruola nel rifondato esercito italiano e si iscrive al Partito d’Azione.
Finita la guerra, nel 1946 prende una seconda laurea in giurisprudenza all’Università di Pisa: poi vince il concorso e viene assunto dalla Banca d’Italia. Lavora nelle filiali, nel 1960 viene chiamato all’Amministrazione centrale al Servizio Studi, nel 1970 diventa direttore. Assume varie cariche sino al vertice: è governatore dal 1979 al 1993.
Lascia la Banca d’Italia per diventare presidente del Consiglio, dall’aprile 1993 al maggio 1994, in una difficile fase di transizione istituzionale ed economica, con il referendum elettorale e la congiuntura sfavorevole. Il governo Ciampi sigla l’accordo con le parti sociali del 1993 per ancorare i rinnovi contrattuali all’inflazione programmata, dà il via a privatizzazione e dismissione di imprese pubbliche, come Credito Italiano, Banca commerciale italiana e Imi. Tra 1996 e 1999 è ministro del Tesoro dei governi Prodi e D’Alema: il rispetto dei parametri del Trattato di Maastricht consentirà all’Italia di entrare nell’euro.
Il 13 maggio del 1999 viene eletto in prima votazione decimo presidente della Repubblica Italiana. In questa veste trasmette agli italiani il sentimento nazionale che deriva da Risorgimento e Resistenza e si manifesta nell’Inno di Mameli e nella bandiera Tricolore.
Come Sandro Pertini, ha sempre avuto un indice di gradimento popolare altissimo, tra il 70 e l’80%. Al termine del mandato, a maggio 2006, come presidente emerito diventa senatore a vita.
I saluti
“L’abbraccio del Governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle Istituzioni che ha servito con passione l’Italia”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Gli italiani non dimenticheranno il presidente Ciampi. Continueranno ad apprezzarlo, e a considerarlo un esempio di competenza, di dedizione, di generosità, di passione…”. Lo scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella e anche Papa Francesco, in un telegramma alla signora Franca, ha scritto: “Carlo Azeglio Ciampi ricoprì le pubbliche responsabilità con signorile discrezione e forte senso dello Stato. Nel ricordare la sincera amicizia che legava questo illustre uomo delle istituzioni a San Giovanni Paolo secondo, elevo fervide preghiere di suffragio invocando dal Signore per la sua anima la pace eterna. Con tali sentimenti invio a lei e ai congiunti la benedizione apostolica”.
Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha reso omaggio a Carlo Azeglio Ciampi in apertura della conferenza stampa finale del vertice informale di Bratislava: “Una morte che mi rattrista”.
Che il presidente Ciampi fosse amato da tanti, lo dimostrano anche i numerosi saluti a lui dedicati, come quello del Wwf Italia: “Con Carlo Azeglio Ciampi abbiamo perso un presidente che è riuscito a riavvicinare i cittadini alle istituzioni e un amico dell’ambiente e del Wwf Italia”, ha detto la presidentessa del Wwf Italia Donatella Bianchi.
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Askanews