La Nazionale centra l’obiettivo qualificazione segnando per la prima volta tre reti in una gara. Conte potrà lavorare sulla costruzione del gruppo con più certezze
L’Azerbaigian si è dimostrato avversario modesto, ma l’Italia ha vinto con autorevolezza e chiudendo l’obiettivo minimo della qualificazione alla prima occasione. La vittoria è stata agevole grazie anche all’approccio alla partita degli azzurri che hanno dato l’impressione di essersi liberati dai problemi di mentalità e hanno giocato più consapevoli dei loro mezzi. Non solo, il c.t. Conte ha avuto risposte positive anche sul piano tattico e senza perdersi in eccessivi entusiasmi, avrà tutto il tempo di plasmare il gruppo per l’Europeo. L’Italia non sarà tra le favorite, ci saranno nazionali più forti ma Conte vuole giocarsela da protagonista e vede nelle ultime gare disputate quei progressi tattici che rispecchiano le sue idee. A Baku l’unico lato negativo è stato il calo di tensione dopo il vantaggio e questo deve far riflettere il c.t., soddisfatto però dalla reazione mostrata dalla squadra, dopo il pareggio azero, brava a chiudere subito la partita.
Conte è tornato al 4-4-2 con due esterni d’attacco. Il modulo ha funzionato anche per la disponibilità dei giocatori, bravi a trasformarlo in un 4-2-4 d’attacco. Gli interpreti del centrocampo hanno lasciato buone impressioni. Verratti da regista, senza Pirlo al fianco, è stato fra i migliori e con Parolo c’è stata buona intesa nella fase difensiva e nel mettere in movimento El Shaarawy e Candreva sulle ali. Questi ultimi sono le altre certezze di Conte e sembrano destinati a conquistarsi il posto da titolari, perché bravi anche ad aiutare il centrocampo in fase difensiva. La coppia d’attacco Eder-Pellè ha fatto vedere grande intesa ed è complementare. Il sampdoriano ha messo in mostra velocità e concretezza sotto porta (sua la prima rete), mentre Pellè si è impegnato molto in area e avrebbe meritato il gol. Un valore aggiunto in attacco è l’ex juventino Giovinco che ha dimostrato di meritare l’azzurro nel suo quarto d’ora in campo: costringe un difensore al fallo (rosso) e colpisce la traversa su punizione. In difesa un’incognita per Conte è la coppia di centrali Bonucci-Chiellini responsabili sul gol azero, mentre sulle fasce danno garanzie De Sciglio e Darmian, quest’ultimo in gol con un gran tiro da 25 metri.
Conte è coerente anche con il suo impegno di avviare il cambio generazionale. Il solo Buffon rappresentava gli eroi di Berlino 2006. Poi è molto ambizioso e lavora fino allo spasimo sugli schemi, che richiedono predisposizione al sacrificio da parte degli interpreti. Il risultato del lavoro contiano andrà verificato in gare con nazionali più blasonate, in attesa che rientrino alcuni giocatori, soprattutto Marchisio, che conosce bene le idee di Conte. Contro la Norvegia nell’ultima gara del girone (per difendere il primato) inizierà la gara per i 23 giocatori che faranno parte di Euro 2016, con Conte che ribadisce di contare sulla collaborazione dei club. L’Europeo 2016 si disputerà in Francia e sarà il primo a 24 nazionali su 54 che fanno parte dell’Uefa. L’Italia potrà puntare a essere testa di serie al sorteggio del 12 dicembre se sarà prima nel girone di qualificazione e in base al ranking Uefa.
G.S.