Il giro del mondo in monoposto, come di consueto, inizia dal caldo australiano di questi giorni. Da lì, in aprile, si sposterà a Oriente, tra Malesia, Cina, Bahrein. La sua corsa inseguirà un’estate lunga 9 mesi, toccando l’Europa tra maggio e settembre, poi riprenderà vie esotiche tra Singapore, Giappone, Brasile, per concludersi di nuovo al caldo delle ricca Abu Dhabi.
In barba alla crisi, che pure costringe il circus a rivedere regole e budget, il carrozzone anche quest’anno sposterà miliardi in qualsiasi valuta. Ma ne varrà senz’altro la pena, se il Mondiale 2009 di Formula Uno saprà regalare ancora le emozioni offerte nel 2008 da Massa e Hamilton, da Ferrari e McLaren. E pazienza se quest’anno il Canada sarà un’assenza importante nel calendario. C’è chi scommette che saranno ancora Ferrari e McLaren le dominatrici, con il brasiliano Felipe Massa deciso a vendicare quel titolo perso a Interlagos all’ultima curva contro il giovane Lewis. C’è chi vede molto bene anche la Bmw di Robert Kubica e Nick Heidfeld, e la Toyota di Jarno Trulli e Timo Glock.
Staremo a vedere, tanto più che quest’anno conterà vincere più che piazzarsi e la competizione sarà dunque molto alta.
I test prestagionali intanto indicano qualche problema per la McLaren: troppo lento il campione del mondo Lewis Hamilton, indietro rispetto agli avversari, per non mettere in allarme la scuderia. Il team di Woking prova a minimizzare la partenza falsa della stagione additando l’aerodinamica come causa dei mali del momento: certo è che, allo stato attuale, vincere un Gp per le frecce d’argento sarebbe pressoché impossibile. “Stiamo lavorando duro per risolvere il problema”, ha detto Norbert Haug, vicepresidente della Mercedes.
“Fondamentalmente la macchina è buona, questo è quello che dicono i nostri piloti. Però attualmente non siamo così veloci, né competitivi da puntare alle vittorie”.
Presto per parlare di crisi, ma la preoccupazione sale nella scuderia anglotedesca. “Non abbiamo raggiunto il livello che avremmo voluto in questa fase”, ha aggiunto Haug. “Servirà un po’ di tempo per essere incisivi”. Insomma la MP4-24 al semaforo verde del mondiale 2009 presenta ancora i lavori in corso. Più sicuri, invece, i piloti Ferrari. Felipe Massa, vice campione del mondo, si dice pronto: “Ogni anno ti senti più forte, più preparato psicologicamente e fisicamente. L’avversario? In questo momento non è facile stabilirlo, ma certamente sarà la McLaren a renderci la vita più difficile”.
“Lo scorso anno non è andata come avrei voluto, fa parte del passato – ha dichiarato Kimi Räikkönen – ma vado avanti e ci riproverò quest’anno”.
Nel frattempo il mondo della Formula 1 ha tirato un bel sospiro di sollievo: il team Honda, che stava per lasciare il circus, alla fine ha semplicemente cambiato nome diventando “Brawn GP Formula One” e sarà regolarmente ai nastri di partenza in Australia. La scuderia Honda, messa in vendita a dicembre negli sforzi per ridurre i costi a causa della crisi dell’auto, ha trovato il “cavaliere bianco” nel suo direttore tecnico Ross Brawn che diventa il nuovo patron della scuderia, anticipando gli assalti di Richard Branson e della sua Virgin.
Confermati al volante il britannico Jenson Button (29 anni) e il veterano del circuito, il brasiliano ed ex ferrarista Rubens Barrichello (36 anni), che vanta 271 Grand Prix e nove vittorie.
Negli ultimi giorni di prove, i due hanno sorpreso tutti con delle prestazioni superbe: non è da escludere che possano interpretare i ruoli dei protagonisti fino alla fine.