Gentile Tatiana,
chi ha un’allergia al nichel è molto limitato, soprattutto se ti trovi a cena fuori è difficile riuscire bene a capire cosa si può mangiare.
Per non sbagliare come ci si può comportare? Ci sono domande che possiamo rivolgere ai camerieri?
Inoltre, se si ha un allergia al nichel ma si è anche intolleranti al glutine, tranne la farina di riso, quali altri tipi di farina possono essere consumati?
Veronica 36, Winterthur
Cara Veronica,
le reazioni dovute all’allergia al nichel compaiono in caso di consumo di alimenti che ne contengono molto, che sono invece da evitare, come pomodori, spinaci, kiwi, pere, prugne, asparagi, funghi, cacao e cioccolato, mais, lenticchie, cipolla, ostriche, aringhe, cibi in scatola, grassi idrogenati (OCCHIO ALLE ETICHETTE), grassi cotti e semi oleosi tostati.
Le alternative sono: semi oleosi non tostati, cibi freschi invece che in scatola, sughi verdi (pesto, salsa di rucola ecc), scalogne invece della cipolla, olio extravergine a crudo invece che a cotto.
Gli individui sensibili al glutine devono astenersi da frumento, orzo, segale, kamut (!!!), farro e loro derivati (es. cuscus). Ma invece di guardare cosa NON possiamo mangiare, perché invece non dare uno sguardo a ciò che SI PUÒ consumare?
Ecco una lista: quinoa, grano saraceno, mais, riso, amaranto, miglio, sorgo, zucca, tutti i legumi e i semi oleosi.
Occhio però ai prodotti “gluten free” ottenuti da farine raffinate: spesso costano un occhio della testa, inoltre il processo di raffinazione toglie la parte nobile del seme e le sue fibre, lasciando solo l’amido, in un “cibo” completamente vuoto di principi nutritivi.
La scoperta di nuovi cibi e sapori è una splendida opportunità per creare ricette nuove e particolari, tutte da gustare!
Buon appetito!
Tatiana Gaudimonte