I nerazzurri vincono facile sul Frosinone, tiene il passo il Napoli, rallentano Roma e Fiorentina, sta tornando la Juventus che sorpassa il Milan, in coda nulla di nuovo
Turno favorevole all’Inter che torna sola al comando segnando quattro reti al Frosinone. Lunedì 30 novembre ci sarà il vero primo scontro diretto per lo scudetto al San Paolo contro il Napoli che dirà quanto vale l’Inter di Mancini. Si è interrotta la striscia di vittorie di misura e finalmente l’Inter trova anche i gol e la consapevolezza di essere una seria candidata allo scudetto. La squadra di Mancini ha giocato una buona gara, anche se a tratti ha avuto ancora qualche amnesia, ma il calcio essenziale basato su una solida difesa sta dando ragione a Mancini: il primo posto è incoraggiante. Certo il Frosinone, che ha giocato una degna partita, cercato di tenere testa prima di arrendersi, non è la partita giusta per giudicare e dunque bisogna pazientare per capire il vero valore dell’Inter.
Dietro alla capolista a due punti segue il Napoli che passa sul campo del Verona, ultimo in classifica, e si conferma la squadra più solida del lotto di testa. I giocatori sanno bene cosa fare sul campo e interpretano con maturità le gare. Contro un Verona rinunciatario e incapace di proporre gioco il Napoli non ha strafatto ed è stato paziente fino a trovare i varchi giusti per i gol di Insigne e Higuain. Non sarà perfetta la squadra di Sarri, ma con una difesa che non subisce gol per la quinta partita consecutiva e un attacco da un immenso potenziale ora il sorpasso è possibile in vetta nei confronti dell’Inter è a portata di mano. Resta però tabù la parola scudetto, ma è difficile ormai frenare l’euforia dei tifosi.
Tra le due squadre di alta classifica che hanno rallentato, è la Fiorentina a pagare il prezzo più alto. Questa volta il tecnico Sousa ha sbagliato e sottovalutato la gara contro l’Empoli, molto vivace e coraggioso, che ha sfiorato l’impresa. Troppi i cambi rispetto all’ultima gara se Sousa vuole puntare in alto. Le correzioni in corsa hanno permesso almeno di acciuffare il pareggio grazie alla doppietta di Kalinic, dopo il disastroso primo tempo regalato all’Empoli. Sousa ha fatto mea culpa per le scelte e se la Fiorentina vorrà restare in alto dovrà ispirarsi al gioco fatto vedere nel secondo tempo e attingere sempre dal meglio dei suoi giocatori, a prescindere dagli impegni in nazionale e in Europa League.
La gara della Roma è stata invece condizionata dalla continua e fitta pioggia caduta sul campo del Bologna che l’ha reso quasi impraticabile. Le due squadre hanno adattato il loro gioco sul piano fisico che ha avvantaggiato dapprima il Bologna, rianimato da Donadoni a livello caratteriale e della determinazione. La partita non si doveva giocare e le condizioni hanno penalizzato la Roma abituata a giocare un calcio basato sulla velocità e possesso palla. Bravi i giallorossi a reagire alle difficoltà, ma al termine non sono riusciti a evitare il pareggio, arrivato grazie al gol dell’ex Destro e che fa scivolare la Roma al quarto posto, comunque non giudicabile da questa partita.
Un primo, piccolo passo verso l’alto la Juventus lo compie scavalcando il Milan in classifica dopo averlo battuto nel posticipo di sabato a Torino. È bastato un gol dell’argentino Dybala a decidere una gara di uno spettacolo imbarazzante e noiosissimo. Per la Juventus si apre uno spiraglio per le ambizioni di rientrare nella lotta scudetto, ma la squadra di Allegri è stata imperfetta e ancora lontana da un gioco d’attacco efficiente, insomma è ancora incompiuta. Il settimo posto del Milan rispecchia il valore della squadra di Mihajlovic: senz’anima e che costringerà il suo tecnico a rivedere nuovamente l’assetto tattico.
Nelle altre partite perde ingenuamente il Sassuolo al 94’ contro il Genoa che ritorna alla vittoria. Un finale emozionante con gli emiliani che avevano pareggiato nel recupero, ma che hanno tirato presto i remi in barca e subito il gol di Pavoletti. Si ferma la striscia positiva del Sassuolo (ancora quinto), mentre il Genoa raggiunge la Sampdoria a 16 punti insieme al Chievo. I veneti hanno vinto sul campo del Carpi, che non decolla in Serie A e resta ultimo insieme al Verona. Il Chievo chiude subito la gara nel primo quarto d’ora e salva la vittoria dalla reazione del Carpi, arrivata però tardi. Crisi e nervosismo in casa Lazio che non va oltre il pari contro il Palermo. La squadra delle meraviglie è sparita, gioca senza idee e ha un gioco macchinoso. La Lazio va in ritiro a provare di cercare soluzioni per risolvere la crisi. Rammarico invece per il Palermo che regala il rigore del pari ed è incapace di portare a casa la posta piena, che avrebbe meritato. Si rialza il Torino che vince fuori casa contro l’Atalanta, dopo un digiuno di vittorie che durava da settembre. Vittoria meritata dei granata contro un’irriconoscibile Atalanta, che ha fatto un passo indietro dopo la bella prestazione contro il Milan. La nuova avventura di Montella sulla panchina della Sampdoria inizia con una sconfitta a Udine. I tre punti per l’Udinese sono fondamentali e fanno tornare il sereno sul tecnico Colantuono, mentre per Montella c’è molto lavoro da svolgere dopo l’esperienza negativa di Zenga.
13° Giornata
Bologna-Roma 2-2, Juventus-Milan 1-0, Verona-Napoli 0-2, Atalanta-Torino 0-1, Carpi-Chievo 1-2, Fiorentina-Empoli 2-2,
Genoa-Sassuolo 2-1, Lazio-Palermo 1-1, Udinese-Sampdoria 1-0, Inter-Frosinone 0-0
Classifica
Inter 30; Fiorentina e Napoli 28; Roma 27; Sassuolo 22; Juventus 21; Milan 20; Lazio 19; Atalanta e Torino 18; Chievo, Sampdoria e Genoa 16; Empoli, Udinese e Palermo 15; Bologna 13; Frosinone 11; Carpi e Verona 6