Per rimettersi in forma bastano tre settimane di jogging o cyclette
Andare sulla spiaggia già con un po’ di colore si può, anche standosene a casa, ma andarci e mostrare un fisico senza chili eccessivi o addirittura asciutto, non solo è possibile, ma è anche salutare. Ne guadagnano l’estetica e la salute.
Dunque, se avete qualche chilo di troppo o se, pur non avendone, vi sentite arrugginiti, esistono vari modi per sgranchirsi il fisico, buttando via i chili in almeno tre settimane e acquistando scioltezza ed energia.
Per dirla con una parola tecnica parliamo di “Cardiofitness”, ovvero correre nei boschi per almeno una ventina di minuti al giorno.
Cosa si guadagna lo si capisce facilmente: il cardiofitness rinforza e protegge il cuore facendo anche scendere la pressione arteriosa per chi soffre di questo disturbo. In più stimola la secrezione di endorfine, che sono gli ormoni che danno carica, benessere e gioia. Insomma, si unisce l’utile al dilettevole. Certo, non tutti possono andare a correre nei boschi, lo possono fare i giovani e solo in qualche caso anche i meno giovani. Bisogna solo stare attenti a dosare gli sforzi. Non è necessario porsi dei traguardi ambiziosi, non ci sono gare da fare, c’è solo da utilizzare al meglio il movimento. Cosa significa? Significa che non bisogna arrivare ad avere la lingua e gli occhi di fuori, ma “correre” per una ventina o una trentina di minuti (cominciando da pochi minuti i primi giorni) a passo sostenuto, anche senza fare tanta strada.
L’importante è muoversi, coordinare movimenti e respirazione e non arrivare mai ad avere il fiatone.
Ecco, questo è l’indicatore del punto di equilibrio: il massimo che uno riesce a fare senza arrivare al fiatone.
Il jogging aiuta ad accelerare il metabolismo e, insieme ad una dieta equilibrata, a smaltire i chili di troppo.
Per chi non avesse la possibilità di andare nel bosco – anche perché spesso sono i preliminari (vestirsi, trovare le scarpe giuste, prendere la macchina, eccetera) che non facilitano l’uscita – c’è un’alternativa in casa: la cyclette.
Comoda e pratica, una pedalata di mezz’ora al giorno provoca gli stessi effetti positivi, in più si possono misurare velocità, chilometri e tempi. Vero è che la misura più importante è quella che ognuno si fa da sé con lo sforzo di volontà, tuttavia un piccolo consiglio è utile: mai sedersi e cominciare a pedalare all’impazzata. In questo modo, dopo nemmeno 30 secondi, chi non è abituato sente le gambe legnose. Bisogna invece sedersi e iniziare a pedalare con scioltezza, adottando il rapporto meno faticoso, e con continuità. Anche qui vale quanto detto per il jogging: non si tratta di scalare le tre Cime di Lavaredo, si tratta solo di fare movimento.
Per chi ha la possibilità e lo strumento adatto, bisogna trovare un punto di equilibrio tra movimento e battito cardiaco, per cui quest’ultimo si può attestare, in una persona di quarant’anni, sui 108-110 battiti al minuto.
I primi risultati visibili si avranno in tre settimane, ma dai primi giorni si guadagnerà in sensazione di benessere e in gioia a fare le scale e portare qualche peso sarà ancora più facile. Queste due attività possono essere fatte da chiunque, giovani e meno giovani e anche anziani, a condizione, ovviamente, che non siano proibite dal medico per alcune patologie come quelle articolari (artriti) o muscolo-scheletriche. Resta sempre da tener presente che gli sforzi e i tempi vanno commisurati all’età e alle proprie condizioni di salute.
Ben inteso, ci sono altre possibilità di fare movimento e di tenersi in forma, ma queste indicate sono quelle più comode, più pratiche e gratuite, a parte il costo della cyclette.
Le altre, altrettanto valide, vanno fatte in palestra o con costi superiori e spazi più adeguati. Parliamo del tapis roulant e della elliptical machine. In ogni caso, per questi ultimi due tipi di movimento, le persone con problemi di schiena, di ginocchia, obese o anche anziane, devono fare attenzione. Mentre, infatti, in caso di cyclette o di jogging ognuno adatta gli sforzi secondo le sue possibilità, nelle altre attività bisogna adeguarsi agli attrezzi e non sempre si raggiunge il punto di equilibrio.