Secondo uno studio finlandese, i nati negli anni ’80 sarebbero i più intelligenti
Intelligenti, sicuri di sé, simpatici ed estroversi: questo il ritratto dei ragazzi nati negli anni ’80 che, secondo alcune ricerche scientifiche, in queste caratteristiche superano di gran lunga la generazione precedente ed anche quelle successive. La spiegazione sarebbe da ricercarsi nel cosiddetto ‘effetto Flynn’, documentato proprio a partire da quegli anni e secondo il quale nei paesi sviluppati, tra l’inizio e la fine del ventesimo secolo, c’è stato un aumento di 30 punti del quoziente d’intelligenza.
Un trend positivo che si è però improvvisamente arrestato nel nuovo millennio e che in diversi paesi si è addirittura invertito. In altre parole, la crescita di quel quoziente intellettivo che durante tutto il ‘900 è stato in salita verso livelli sempre più alti, si è oggi arrestata, fatta eccezione, sembra, per i paesi asiatici. La conferma arriva anche dalla rivista ufficiale dell’Accademia Nazionale delle Scienze che qualche tempo fa ha pubblicato uno studio svolto su mezzo milione di giovani arruolati in Finlandia per la leva negli anni compresi fra il 1980 e il 1994. I ragazzi sono stati sottoposti ad una serie di test per misurarne il quoziente intellettivo; i dati ricavati sono poi stati confrontati con quelli raccolti sui ragazzi del nuovo millennio.
Dal confronto è risultato piuttosto evidente un aumento di quei tratti della personalità che sono legati alla capacità di ottenere stipendi più alti nelle fasi successive della vita. Intelligenza, sicurezza e alta capacità di socializzazione sarebbero infatti per gli studiosi aspetti favorevoli alla leadership e comporterebbero un maggiore impegno nel perseguire gli obiettivi prefissati e una buona capacità nel programmare il futuro.
“Abbiamo misurato un effetto Flynn anche per la personalità, non solo per le capacità cognitive”, hanno raccontato i ricercatori finlandesi. Nonostante i suoi limiti (lo studio ha preso in considerazione solo i maschi e non ha potuto sfruttare i dati recenti, in particolare quelli successivi alla crisi economica), lo studio finlandese è in linea con i sondaggi condotti altrove nel mondo. Sulla stessa rotta dello studio finlandese sono anche alcune ricerche americane, che hanno registrato un aumento dei tratti narcisistici fra gli studenti dei college, risultati molto estroversi e portati per il ruolo di leader.
Risultati simili sono emersi anche in uno studio condotto nella vicina Svezia, che ha preso in esame anche la maggiore attitudine a socializzare dei 75enni di oggi, rispetto a quelli di 40 anni fa. Ed anche altri Studi svolti in Europa del Nord hanno registrato un calo del quoziente d’intelligenza negli ultimi anni. Insomma, dopo un picco alla fine del secolo scorso, i giovani nati nel nuovo millennio sembrano essere meno intelligenti, ma più simpatici ed estroversi delle generazioni precedenti.