Le vendite online in Svizzera hanno registrato un aumento del 10% nel 2017. Più marcata la crescita per gli acquisti su siti esteri. Questo trend tende a non arrestarsi
La vendita a distanza in Svizzera era realtà già dagli anni 60’, con i cataloghi cartacei fatti recapitare alle economie domestiche da grandi ditte come Jelmoli o Ackermann. Una tradizione d’acquisti terminata negli anni 90’ quando la nascita di Amazon nel 1994 e la nuova realtà del mondo di Internet hanno rivoluzionato la vendita a distanza. Da allora, il comportamento dei consumatori svizzeri continua a cambiare velocemente. Invece di recarsi dal commercialista al dettaglio, preferiscono ordinare tendenzialmente i loro prodotti online e farseli recapitare a domicilio. È l’impressione che hanno lasciato le cifre dello studio presentato dall’Associazione svizzera della vendita a distanza (ASVAD) insieme all’istituto di ricerche di mercato Gfk e alla Posta. Nel 2017 i consumatori svizzeri hanno speso 8.6 miliardi di franchi per acquisti online e vendite a distanza, un aumento del 10 per cento rispetto all’anno precedente. In sette anni sono stati spesi 3.5 miliardi di franchi in più. Il cambiamento di acquisto non ha toccato in maniera equa tutti i prodotti. I settori più importanti del commercio online sono l’elettronica e l’abbigliamento. Quasi un terzo degli articoli elettronici viene acquistato online.
In Europa la Svizzera è uno dei paesi con il più alto numero di acquirenti online, con circa 4.7 milioni di consumatori online e una spesa media pro-capite di 1.946 franchi (Germania 1.300 franchi), secondo i dati della ricerca Swiss e-commerce Consumer Behaviour Report del 2015. La vendita a distanza del mercato svizzero è ancora dominata da ditte svizzere, ma nuovi commercianti online esteri stanno trovando spazio. Il turismo degli acquisti è aumentato sopra le proporzioni rispetto alle vendite in generale. Dal 2011 gli acquisti web sui siti esteri sono triplicati, nel 2017, nonostante il franco forte, sono esplosi del 23 per cento, pari a un volume di 1.6 miliardi, il 18.6% degli acquisti totali. Secondo la ASVAD questo trend non tende ad arrestarsi ed entro i prossimi tre anni gli acquisti online all’estero dovrebbero aumentare del doppio rispetto all’intero mercato online svizzero. Sempre più in voga sono i siti cinesi, come AliExpress del gruppo industriale cinese Alibaba. L’offerta dalla Cina è ampia e a prezzi accessibili.
Oltre al vantaggio della comodità per gli acquirenti online, gli autori dello studio indicano altri due motivi per la continua preferenza di acquistare online. Su Internet nel settore del Non-Food oggi sono in vendita praticamente tutti i prodotti e in questa molteplicità di prodotti desiderati si possono semplicemente confrontare i prezzi. I classici grandi magazzini in questa ottica hanno molte difficoltà. Il commercio stazionario dal 2010 ha perso quasi 8 miliardi di fatturato.
Gaetano Scopelliti