I due anni di crisi che lo hanno tenuto lontano dai vertici del tennis maschile sono alle spalle. Il serbo Novak Djokovic torna a vincere uno Slam, il tredicesimo della carriera, sull’erba di Wimbledon. È la quarta volta che Djokovic alza il
trofeo lodinese e lo fa con merito, mentre il mondo del tennis lo applaude per aver ritrovato un campione ai massimi livelli. Il serbo ha trionfato nell’edizione dei Championships 2018 battendo in finale il sudafricano Kevin Anderson in tre set: 6-2, 6-2, 7-6 in due ore e di 19 minuti di una gara a senso unico. Djokovic, tornerà numero 10 ATP, con orgoglio e l’intesa perfetta con il coach Marian Vajda, tornato a seguirlo, ha ritrovato la forza nei propri mezzi e la giusta mentalità sul campo. La prova del ritrovato campione è vista in semifinale, dove Djokovic ha superato Nadal al quinto set in una partita molto intensa e spettacolare, nella quale è stato più determinato. La finale è stata la consacrazione del lavoro svolto per recuperare Djokovic alla causa del tennis mondiale. Anderson ha affrontato l’ultimo atto logorato e stremato dalle dieci ore in campo nella rimonta ai quarti su Federer e nella semifinale interminabile di oltre sei ore contro l’altro gigante Isner. Il sudafricano è stato in partita solo nel terzo set, dove ha avuto anche dei set-point, ma la sua prestazione è stata lontana parente di quelle viste nelle gare precedenti. Da lunedì è il numero 5 ATP, che lo consacra tra i più forti tennisti del presente.
G.S.
foto: Ansa
Trionfa la Kerber superiore alla Williams
La finale femminile di Wimbledon 2018 non ha avuto storia. La tedesca Angelique Kerber ha dominato senza discussione Serena Williams e dopo un lungo periodo di appannamento è tornata ad alti livelli conquistando il terzo titolo in carriera di uno Slam. Dopo il gli Open d’Australia e degli Stati Uniti, la 30enne tedesca vince anche sull’erba di Wimbledon, 22 anni dopo l’ultima tedesca, Steffi Graf. La Kerber ha dominato in lungo e in largo la Williams, approdata in finale appena dieci mesi dopo la nascita della figlia, un risultato di tutto rispetto. L’americana non è riuscita però ad entrare in partita, trovare le contromisure al gioco solido della Kerber, basato sulla difesa che ha prevenuto alla tattica dell’americana. Mobilissima sulle gambe, la tedesca ha fatto pochissimi errori e ha così compensato i vincenti della Williams. La Kerber ha trionfato 6-3 , 6-3 in un’ora e cinque minuti resistendo psicologicamente anche alle pressioni chiudendo la finale al primo match-point. Quando la Kerber è in forma, è un’avversaria ostica per chiunque, anche per Serena Williams, che proprio in finale ha mostrato la prestazione più debole del torneo, concedendosi troppi errori gratuiti e un servizio che ha funzionato a dovere. L’appuntamento con la storia dovrà rinviarlo a New York per raggiungere il record di 24 Slam di Margaret Smith Court e i segnali di Londra sono positivi. La Kerber, superato il momento di crisi, salirà al numero 4 WTA e si candida a protagonista del tennis femminile del futuro con altre vittorie: nel suo personale palmares di Slam manca solo il Roland Garros..
G.S.
foto: Ansa