Il Palazzo del Principe di Berlino si trasforma nel mondo di Versace
E’ stata inaugurata a Berlino, nel caratteristico Kronprinzpalais (Palazzo del Principe Ereditario) in Boulevard Unter den Linden, la mostra ‘Gianni Versace: Retrospective’, l’esibizione-tributo al grande designer calabrese. Durante i tre mesi di permanenza sarà possibile ammirare alcune tra le più belle creazioni del famoso stilista abituato a ribaltare i codici estetici, anticipando trend diventati poi regola.
Alla mostra saranno esposti più di trecento pezzi tra vestiti, gioielli, accessori e pezzi unici che hanno segnato la storia della moda, tanto che a più di vent’anni dalla scomparsa, il suo modo di disegnare e immaginare è ancora riconoscibile in un brand tra i più forti al mondo.
I visitatori potranno poi ammirare anche foto e filmati sulle collaborazioni dello stilista, grande amico di molte star. La mostra raccoglie molte delle creazioni più iconiche dello stilista realizzate negli anni ’80 e ’90: dagli abiti indossati sulle passerelle da nomi del calibro di Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Linda Evangelista e Kate Moss, ai vestiti creati ad hoc per celebrità come Lady Diana e Elton John.
Si potranno ammirare anche celebri mise, una tra tutte quella indossata da Sting durante il matrimonio con Trudie Styler: in quell’occasione lo stilista realizzò uno dei suoi capolavori più singolari, un prezioso drappo, ornato da ogni genere di rifiniture in oro, che adornò il cavallo con cui il cantante arrivò alla celebrazione.
Ad essere riproposto nella mostra c’è anche il famoso corsetto indossato al Ritz di Parigi nel 1992 dalla sua musa, la modella Nadège du Bospertus. E poi tanti accessori: gioielli e orologi, ma anche l’home design, con porcellane e tappeti. “Dalla Private Collection di Antonio Caravano abbiamo allestito la ‘Bondage room’, 16 completi di pelle e borchie dalla collezione del 1992, che fece scandalo. Versace usò infatti il linguaggio sadomaso per farlo diventare alta moda e spezzare come sempre molti equilibri. Pezzi ispirati a pratiche anche scabrose finirono addosso alle donne più ricche del mondo”, ha dichiarato Sabina Albano, curatrice di questa parte dell’esposizione. Berlino è il luogo ideale per mostrare come “una cultura underground diventi fashion.
I berlinesi amano il linguaggio tagliente e sapranno certamente apprezzare”, ha concluso la curatrice. Nel 1994 era stato lo stesso Versace a curare, a Berlino, la mostra ‘Signature’, sulla scia del successo dell’omonima collezione, riscuotendo grande consenso nel pubblico berlinese al quale aveva promesso di tornare per altri grandi eventi. Tre anni dopo però, il grande stilista fu assassinato e i suoi progetti berlinesi non furono mai realizzati.
Oggi, a vent’anni dalla sua morte e per i 40 anni della fondazione del marchio Gianni Versace, la mostra di Berlino, in cartellone fino al 13 aprile, vuole omaggiare la carriera del grande stilista, a corollario di un intero anno che ha visto omaggiato il fondatore della maison italiana in molteplici modi, dalla collezione che la sorella Donatella ha mandato in passerella all’ultima settimana della moda milanese, alla fashion advertising del brand che, schierando le super model di ieri e di oggi, ha riportato in auge quel fenomeno inventato dallo stesso Versace negli anni ’80-’90.
foto:Ansa