È un premier irritato e determinato, quello che risponde alle voci di un suo coinvolgimento nelle stragi mafiose del ‘92-‘93. Una presa di posizione, quella di Berlusconi, che arriva dopo la dichiarazione della procura di Firenze che, smentendo “Libero”, esclude avvisi di garanzia nei confronti del Cavaliere e del Senatore del Pdl Marcello Dell’Utri.
“Dalla lettura dei quotidiani appare evidente a ogni persona di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile e ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni”, ha sottolineato Berlusconi.
In una nota, il presidente ha poi aggiunto: “Se c’è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura e impegno politico, è lontanissima dalla mafia, questa persona sono io”. Inoltre, il premier ha fatto sapere di voler “contrastare la campagna di stampa del gruppo “La Repubblica-Espresso” che chiamerà a rispondere, ha spiegato “sul piano penale e civile, dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dall’azienda Fininvest”.
Secondo il Presidente del Consiglio “Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia e oggi è il Popolo della Liberta”. “Se c’è un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti – ha infatti precisato Berlusconi – questo è il mio governo, che sono certo sarà ricordato anche come il governo che ha lanciato la sfida più determinata alla mafia nella storia della nostra Repubblica”. Le parole del premier non potevano non suscitare commenti e reazioni, a cominciare dal leader dell’Idv Antonio di Pietro: “Se c’è una persona bugiarda è Silvio Berlusconi. Ha uno strano modo di combattere la mafia, tenendosela a casa e portandola in Parlamento. Invece di continuare a fare proclami, vada dai magistrati a farsi giudicare e spieghi loro i rapporti che ha intrattenuto con imprenditori e altri personaggi vicini alla mafia”.
“Occorre indignazione e ribellione domestica nei confronti di un Presidente del Consiglio che usa argomenti e parole dei capi mafiosi”, ha invece dichiarato Paolo Ferrero, segretario Prc. Infine, il Presidente di Libera, don Luigi Ciotti ha lanciato un appello alla moderazione: “Bisognerebbe sempre misurare le parole. Perché – ha spiegato il sacerdote attivo nella lotta alla mafia – soprattutto chi ha un ruolo pubblico ha la responsabilità delle parole”. “Sicuramente si tratta di assolute falsità” sono state le parole di Marcello Dell’Utri a proposito delle accuse lette sui giornali. Il Senatore del Pdl ha aggiunto: “Non mi aspetto nulla dalle procure. Mi aspetto che si acclari la verità su quelle che sono evidenti e assolute falsità”.
A difendere il Presidente del Consiglio ci pensano il capogruppo del Pdl al Senato Gasparri e il Ministro degli Esteri Frattini. Per Gasparri, “Quelle mosse a Berlusconi sono accuse talmente incredibili che non meritano nemmeno un commento” mentre per Frattini, “Da Silvio Berlusconi e dai suoi governi sono venute le più forti azioni di contrasto e di confisca del patrimonio anti-mafia degli ultimi 20 anni”.