In Italia non siamo più in democrazia, dovere del centrodestra tornare unito a vincere, puntiamo al 40%
“Dopo quanto successo a Parigi, il governo ha deciso di dare 500 euro a chi compie 18 anni e guarda caso va votare per la prima volta. Queste mance elettorali sono disgustose”. Lo ha denunciato l’ex premier e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi dal palco del convegno organizzato dal Ppe a Mogliano Veneto, nel trevigiano, tornando anche a sottolineare la convinzione che “il governo che oggi governa è contro il popolo” e “non siamo assolutamente in una democrazia in cui a decidere chi governa dovrebbe essere il popolo”.
“Noi verso il Paese – ha esortato Berlusconi richiamando all’unità le forze del centrodestra – abbiamo soprattutto un dovere: far sì che il terzo componente della nostra democrazia, il centrodestra, non deperisca ma si rafforzi e vada a vincere con più del 40%. Salvini è al 15%, Forza Italia al 12% e se un signore che conoscete scendesse in campo e andasse in tv e girasse l’Italia, voi non pensate che saliremmo di altri dieci punti?”. E quanto alla propria leadership “quando si entra nell’80esimo anno – ha raccontato – e un giorno ci si guarda allo specchio, si vede la pelle cadente e flaccida, ci si trova davanti a un vecchio. Ma a me non è ancora successo, chiaro?”.
Berlusconi ha quindi sottolineato il “dovere” del suo partito e “di tutti noi di reagire a questa situazione. C’è il 55% italiani che non è andato a votare, sono 26 milioni di italiani. Sono di sinistra? No, quelli di sinistra vanno tutti a votare. Sono italiani delusi e sfiduciati, sono italiani soprattutto rassegnati che pensano sia inutile per loro andare a votare. Che il loro voto non conti niente. Dobbiamo guardare a loro, dobbiamo raggiungerli tramite tv e social network, facendo un’opera capillare”.
Infine, quanto alla lotta internazionale contro il terrorismo, “serve – ha detto Berlusconi – una coalizione perché sarà una guerra sanguinosa, senza prigionieri, dove il fanatismo è portato all’eccesso, in cui ci sono persone che sanno di morire, uccidono e vanno a morire pochi minuti dopo coloro che hanno ucciso”. E per “estirpare alla radice il cancro dell’Isis e il disastro in Siria” è necessario che “nessun paese si muova da solo. Serve una grande coalizione sotto l’egida dell’ Onu che metta a fianco Usa, Ue, Russia e Cina e qualche stato arabo”.
Askanews