Salvini come Martin Luther King: per farsi nemici basta dire quello che si pensa!
Lo scorso sabato Matteo Salvini si è esibito in piazza del Popolo, a Roma, dove si è svolta la tanto chiacchierata manifestazione organizzata della Lega e dal ministro dell’Interno. Dopo il minuto di silenzio dedicato alle sei persone morte la sera prima nella discoteca di Corinaldo, Salvini è salito sul palco poco dopo mezzogiorno per il suo discorso. Come spesso accade, ha ribadito che il governo durerà cinque anni e che non saranno i sondaggi che faranno cadere questo governo ibrido con il M5s.
Dal palco di Piazza del Popolo il vicepremier chiede “il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”. Nello stesso tempo abbassa i toni e cita perfino Martin Luther King: “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche questa è una piazza di amore e di speranza la lasciamo ad altri la violenza. Le forze dell’ordine con la Lega in Piazza sono disarmate e sorridenti. Martin Luther King diceva che per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C’è bisogno di unità e di concordia”. Ma è in studio ospite di Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” che il ministro dell’Interno affronta il discorso delle “pensioni d’oro” affermando che “si può bloccare l’adeguamento delle pensioni extra-ricche”.
“Innanzi tutto – spiega meglio il vicepremier leghista che la pensione – non deve essere coperta dal contributivo e poi, almeno da 5000 euro netti in su. Sicuramente, se uno prende 3000 euro di pensione non è straricco. Una pensione da 2500-3000 euro non è una pensione alta”.
Per il resto il taglio delle pensioni “è un simbolo, è un segno di equità sociale e di giustizia” afferma Salvini. Per quanto riguarda le tasse, “la patrimoniale è la cosa più lontana dalla Lega e nel contratto di governo non c’è”, precisa Salvini, “così come non c’è la tassa sulle auto… L’automobile è già ipertassata”. Non mancano commenti e rifermenti su quello che succede in Francia e per il leader della lega c’è chi “vuole che anche da noi ci siano scene come a Parigi. No, io voglio intervenire: sulle imprese, sui poveri, con una manovra equilibrata. Mi rifiuto di pensare che, con quello che sta succedendo, per uno zero in più o in meno qualcuno pensi a sanzioni, a commissariamenti”.
Per quanto riguarda la Tav il vicepremier dichiara di essere “favorevole a nuove opere e infrastrutture da nord a sud, l’Italia ha bisogno di crescere, sono favorevole alla Tav” ribadisce l’esistenza del “contratto di Governo, stiamo aspettando il rapporto sulla TAV e sui costi, vedremo… io sono sempre per andare avanti”. E sull’Ue il ministro dell’Interno afferma “non vogliamo uscire da niente, vogliamo stare dentro e cambiare le regole dell’Ue che colpiscono tanti, è come un’assemblea di condominio. Io non sfascio il condominio ma cambio l’amministratore”.
C’è anche spazio per l’ultima vicenda che riguarda i tweet su internet e che lo ha visto protagonista della polemica con il procuratore di Torino Armando Spataro. “Diffondo solo dati ufficiali” precisa Salvini. “Ritengo mio dovere informare ogni giorno su cosa faccio partendo da dati reali che mi arrivano da un efficientissimo sistema di sicurezza interno”. “La mattina ho informazioni su tutte le operazioni che giorno e notte vengono fatte – spiega – Ritengo sia importante fare sapere agli italiani cosa fanno le forze dell’ordine, ovviamente se ci sono indagini in corso io mi fermo”. “Non porto rancore a nessuno – aggiunge poi rispondendo ancora sullo scontro con il procuratore Spataro -. Se ognuno fa il suo per combattere mafia, ndrangheta e camorra c’è spazio per tutti”.
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