Finite le grandi sfilate per la prossima stagione estiva, vediamo quali saranno le tendenze che la faranno da padrone
Dopo intense settimane di sfilate nelle più celebri capitali della moda, possiamo tirare finalmente le somme e delineare con sufficiente chiarezza le principali tendenze per lui in fatto di abbigliamento, colori, accessori e stile. A farla da padrone sono i tessuti tecnici e leggeri, con molta attenzione a garantire funzionalità, praticità e comfort.
Il guardaroba si fa meno romantico e più concreto, pratico, performante e studiato per potersi adattare ad ogni condizione climatica. L’esploratore amante della natura potrà trovare la sua nuova divisa da Prada, Moncler Gamme Bleu e Salvatore Ferragamo dove prendendo in prestito qua e là dalle uniformi da lavoro, il lusso contemporaneo si fa sempre più pratico.
La camicia, il capo simbolo del guardaroba maschile, esplora nuove strade e versioni. Destrutturata quella sulla passerella di Marni, con foto d’autore e over quella pensata dallo stilista Jil Sander, ricca di decori quella firmata Ports 1961. Anche il classico completo perde rigidità e rigore per accompagnare con fluidità il corpo. Così il blazer non è più solo il capo da ufficio ma diventa il compagno ideale anche per il tempo libero con un nuovo stile che insegna a giocare con volumi e lunghezze tra ironia e provocazione. Sopratutto da Parigi, impariamo a non rispettare con eccessivo rigore la canonica divisione in taglie: e allora ecco la camicia “troppo stretta”, la giacca “troppo larga”, i pantaloni “troppo lunghi”.
Tra la vastità di stampe viste in passerella, più costante è la presenza delle righe, soprattutto verticali, che ispirano la creatività dei designers che le mixano fra loro in giochi di texture e cromie. Per look decisi vanno bene quelle a bande larghe (Vivienne Westwood), più soft invece quelle gessate (Diesel Black Gold, Daks). Torna il giubbotto dei paninari al quale gli stilisti regalano una seconda giovinezza: adesso è realizzato in seta, con scritte o patch, mai minimal. Altro punto fermo gli ‘slogan indossati’ per esprimere uno stato d’animo o la propria opinione politica o sociale.
Gli stilisti scelgono parole o frasi a volte criptiche ma che, proprio per questo, una volta stampate, ricamate o dipinte a mano sugli abiti, stimolano curiosità e interesse assolvendo così alla loro funzione. Grande ritorno per il denim, anzi per il total denim: l’abilità sta nel mixare diverse texture e tonalità, per un risultato sempre diverso ed originale. Tornano di tendenza anche le bretelle che adesso si esibiscono e non si nascondono: dello stesso colore dell’abito o a contrasto, sono realizzate in pelle o in tessuto. Di tendenza anche i cappelli che sono stati proposti in tutte le varianti e modelli: texani, in pelle, sportivi, classici, da pescatore, a tesa larga. E i colori?
Meglio il monocolore…dalla testa ai piedi un solo colore, accessori compresi: vincono il blu e il bianco, banditi invece i colori accesi. Ma a colpire più di tutte e a far storcere il naso a molti è stata una tendenza, ‘singolare’: il binomio sandali-calze. Molti sandali, infatti, sono stati esibiti con tanto di calza, spesso in tinta a contrasto e tirata su fino a metà polpaccio…chi vuol stupire, saprà come fare!
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foto: vogue