Equivale al World Economic Forum di Davos per il mondo dell’arte. Ma occupa due interi padiglioni della Fiera di Basilea. Ha una superficie espositiva di quasi ventottomila metri quadri che quest’anno sono stati visitati da ben centomila ospiti internazionali. Citiamo giusto alcune delle numerose conferenze che si sono tenute nei quattro giorni di esposizione: l’esportazione di modelli organizzativi museali; l’allestimento di una esposizione d’arte biennale; la digitalizzazione e l’arte; il progetto di museo dedicato ad un unico artista; l’arte nel contesto di uno sviluppo urbano sostenibile; l’uso del blockchain nel mondo dell’arte; come iniziare una collezione di opere; gli opinionisti digitali e l’arte; il rapporto tra artista e gallerista. Un evento unico, esagerato, fondamentale ed attesissimo da ogni operatore del settore: ART BASEL, che in questa occasione descriviamo solo rapidamente. E’ la massima rassegna d’arte a livello mondiale. Nel 2018 ha raggiunto la sua quarantottesima edizione. Fondata nel 1970 dai galleristi e collezionisti basilesi Trudl Bruckner, Balz Hilt ed i coniugi Ernst e Hildy Beyeler, ART BASEL si è rapidamente imposta come fondamentale punto di incontro per gli esperti del settore. Oggetto delle loro attenzioni: la piu’ ampia gamma non solo di artisti, dai maestri classici alle piu’ recenti avanguardie; ma anche di espressioni artistiche. Dalla pittura, alla video-arte. Dalla grafica, alla fotografia. Diamo spazio alle cifre. Ad ART BASEL 2018 duecentonovantuno tra le migliori gallerie d’arte internazionali hanno esposto, e naturalmente contrattato, le produzioni di ben quattromila differenti artisti. Nel corso degli anni ART BASEL ha dato inizio a due spin-off. A Miami, negli Stati Uniti. A Hong-Kong, in Cina. Iniziati come uffici di rappresentanza, queste due succursali, al pari della casa-madre, sono diventate autonome market-leader per la clientela americana ed asiatica. E dato che nulla ha piu’ successo del successo: sono arrivati gli sponsors. Ne citiamo velocemente i nomi solo per dimostrare l’interesse commerciale e culturale che l’evento basilese ha ormai consolidato. UBS da vent’anni è global partner della manifestazione ed annualmente pubblica l’autorevole “ART BASEL and UBS Global Art Market Report”, ormai una bibbia per gli operatori del settore. E poi: MGM Resorts International, multinazionale statunitense attiva nell’intrattenimento; Audemars Piguet, gruppo orologiero svizzero; la americana Net Jets, leader mondiale della aviazione privata; la casa automobilistica tedesca BMW; il produttore francese di champagne Ruinart; La Prairie, multinazionale elvetica di cosmetica d’alta gamma. Per tutte queste aziende il passo dalla teoria alla pratica è stato brevissimo. Oggi sono i principali fra gli sponsors che non solo contribuiscono alle attività dei tre uffici internazionali di ART BASEL, ma proprio grazie all’evento basilese da tempo hanno avviato prestigiosissime collezioni aziendali di opere d’arte. Torneremo.
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