I cittadini dell’Unione europea dovranno rispondere a tre “semplici” domande online se vorranno continuare a vivere in Gran Bretagna dopo la Brexit. Lo ha spiegato il ministro degli Interni di Londra, Sajid Javid, aggiungendo che al posizione di “default” del governo sarà di concedere, non di rifiutare, il cosiddetto “settled status”, la residenza permanente nel Regno unito. Gli europei dovranno dimostrare la loro identità, di non avere condanne penali e di vivere nel paese. Le risposte verranno confrontate con i database del governo e la decisione sulla residenza verrà presa “molto in fretta” ha detto Javid. Il programma, che funzionerà online e via una app per smartphone, “sarà semplice per quanto è ragionevole attendersi” ha detto Javid, che ha aggiunto che per la decisione non si dovrà attendere in media più di due settimane.
Parlando a una commissione alla Camera dei Lord Javid ha detto che ci dovrà essere “un’ottima ragione” perchè una richiesta di settled status venga respinta. Il ministero degli Interni ha precisato che le verifiche penali riguarderanno “crimini gravi e reiterati, non multe per i parcheggi”.
Il programma da 170 milioni di sterline sarà obbligatorio per tutti i cittadini Ue che vivono nel Regno unito e il governo si attende 3,5 milioni di richieste. Chi è arrivato prima del 31 dicembre 2020 ma non risiede in Gran Bretagna da almeno cinque anni a quella data può chiedere di restare fino alla scadenza dei cinque anni, quando potrà chiedere il settled status. Il programma vale anche per i cittadini di Svizzera, Islanda, Lichtenstein e Norvegia.
La presentazione delle domande costerà 65 sterline per gli adulti, 32,50 per i bambini e sarà gratuita per chi ha già la residenza o il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. I richiedenti dovranno fornire informazioni biografiche, dichiarare eventuali condanne penali e caricare online una foto del volto. Il procedimento richiederà la verifica dell’identità e della nazionalità del richiedente attraverso un passaporto, una carta d’identità o altro documento valido, attraverso una app per smartphone o la posta.
Il governo spera di iniziare una prova nel giro di qualche settimana e i cittadini Ue potranno cominciare a registrarsi quest’autunno. Il programma sarà operativo almeno due anni dopo la Brexit, probabilmente fino a giugno 2021.
Askanews