Quante Carte d’identità elettroniche (CIE) sono state effettuate da novembre a oggi? Perché sembra che ci sia una grande mancanza di appuntamenti disponibili? Il Console di Zurigo, Gabriele Altana, risponde a queste ed altre domande sulla CIE
Da novembre è possibile richiedere la Carta d’identità elettronica presso il Consolato d’Italia a Zurigo, ma chi ha provato a prenotare l’appuntamento per ordinare la CIE sul sito del Consolato di Zurigo nelle ultime settimane molto probabilmente non è riuscito a prendere un appuntamento per mancanza di disponibilità di appuntamenti, il Console di Zurigo, Gabriele Altana, in questa intervista risponde ad alcune domande sulla CIE e chiarisce la situazione
CIE: i primi esemplari in meno di 10 giorni dalla richiesta
Dopo i primi mesi in cui sono già state erogate CIE, come descrive l’esperienza di chi finora ha ricevuto il nuovo documento di identità, che riscontro c’è stato, sia per quanto riguarda le modalità di richiesta che la procedura da parte degli utenti?
Per il momento il riscontro da parte dell’utenza è positivo: la CIE arriva a domicilio, in tempi brevi (la media dei primi 300 esemplari risulta inferiore a 10 giorni), ha un costo contenuto (al momento, 23.70 CHF), è più compatta e facile da conservare del documento cartaceo, risponde pienamente ai requisiti prevalenti in Europa e consente inoltre, insieme all’identità digitale SPID, l’accesso diretto ad un numero crescente di servizi erogati dalla pubblica amministrazione italiana. La procedura che richiede la presenza dei connazionali presso il Consolato Generale dura in media un quarto d’ora, a meno che non vi siano circostanze particolari da considerare. Non si esaurisce tuttavia con la fase allo sportello: prima di inoltrare la richiesta di emissione al Poligrafico dello Stato occorrono infatti altre fasi di lavorazione.
Quante CIE sono rilasciate finora?
Al 18 gennaio 2021 abbiamo inviato in produzione al Poligrafico dello Stato, per via telematica, 416 CIE; altre 179 pratiche risultano allo stesso tempo in trattazione e saranno inviate man mano in produzione. Va ricordato, infatti, che i documenti non sono prodotti materialmente in sede ma in Italia, ed inviati ai connazionali per posta, sempre dall’Italia.
Ci adoperiamo per offrire il miglior livello possibile di servizio
Anche se già novembre 2020 è possibile richiedere la CIE presso il Consolato italiano di Zurigo, prendere un appuntamento online è praticamente impossibile. La mancanza di disponibilità di appuntamenti liberi è dovuta alla crisi Covid19 o alla grande richiesta da parte degli utenti che vogliono fare la nuova carta d’identità elettronica?
Prendere un appuntamento è senz’altro meno facile di quanto sarebbe auspicabile, ma non impossibile – come dimostra il fatto che riceviamo connazionali per pratiche CIE in ogni fascia di apertura al pubblico.
Vi è, soprattutto, un forte squilibrio fra domanda di CIE e possibilità materiale di accogliere tutte le richieste. Va considerato che gli iscritti AIRE nella circoscrizione consolare di Zurigo sono, alla rilevazione del 31 dicembre 2020, 228233 – una popolazione equivalente a quella di un Comune italiano come Padova o Messina, che ha centinaia di dipendenti, a fronte dei poco più di 30 operanti nel nostro ufficio.
Per far fronte alla domanda abbiamo sinora adottato diverse misure: gli appuntamenti, che inizialmente erano una ventina la settimana, si attestano oggi a circa 50 – e saranno incrementati ancora a partire da febbraio. Ciò grazie ad alcuni aggiustamenti procedurali, alla familiarità ormai acquisita dal personale con le varie fasi della lavorazione ed alla possibilità, ottenuta nel frattempo, di svolgere alcune operazioni anche da remoto (in altri termini, anche quando gli addetti lavorano da casa). Va sottolineato inoltre che abbiamo riservato una quota di appuntamenti agli utenti che hanno minore familiarità con gli strumenti informatici e, quindi, non riuscendo ad utilizzare “PrenotaonLine”, ci raggiungono al telefono o via email.
In altri termini, ci adoperiamo per offrire il miglior livello possibile di servizio, nella misura consentita dai mezzi a disposizione e dalle modalità di ricezione del pubblico imposte dalla pandemia: ai ritmi attuali potremo lavorare nel 2021 oltre 2600 CIE, vale a dire praticamente lo stesso numero delle carte d’identità tradizionali rilasciate qui nel 2019 e nel 2020. Poiché contiamo di aumentare a breve il numero degli appuntamenti, probabilmente ne potremo trattare quest’anno almeno 3000. Se nei prossimi mesi emergeranno le condizioni per riprendere il lavoro in presenza a pieno ritmo, chiaramente, ne approfitteremo aumentando ancora la disponibilità di appuntamenti.
Ogni giorno alle 18.30, “PrenotaonLine” aggiunge una giornata lavorativa disponibile
Quando pensa che si stabilizzerà la richiesta così che sarà possibile prendere gli appuntamenti con ritmi favorevoli per gli italiani che necessitano del nuovo documento?
Torno a sottolineare che prendere appuntamenti è già possibile: se fosse impossibile, non riceveremmo nessuno. Ogni giorno alle 18.30, “PrenotaonLine” aggiunge una giornata lavorativa disponibile. È arduo prevedere se e quando si assisterà ad una diminuzione significativa delle richieste di CIE: il numero dei potenziali richiedenti, come ho evidenziato, è molto ampio. La situazione comunque è già in via di miglioramento, visto che stiamo incrementando il numero degli appuntamenti: riteniamo che, quando saremo in grado di operare in presenza a pieno regime, i disagi per l’utenza saranno significativamente diminuiti, se non superati del tutto.