La Corte suprema indiana ha respinto la richiesta presentata da Massimilano Latorre e Salvatore Girone per attenuare le loro condizioni di libertà dietro cauzione
Stando a quanto riportato dall’emittente indiana Cnn-Ibn, la Corte ha respinto la richiesta di Latorre di prorogare di quattro mesi della sua permanenza in Italia per potersi sottoporre a un intervento chirurgico e portare avanti cure e riabilitazione, ordinandogli di rientrare in India il prossimo 16 gennaio. Latorre si trova in Italia dal 13 settembre scorso, a seguito di un grave malore accusato a Nuova Delhi. La Corte ha respinto anche la domanda presentata da Girone per poter rientrare in Italia per le festività natalizie. I due marò sono accusati in India di avere ucciso due pescatori del Kerala durante un’operazione anti-pirateria, il 15 febbraio 2012.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviluppi della vicenda dei marò, resterà in stretto contatto con il Governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento”. È quanto si afferma in un comunicato stampa del Quirinale. “Di fronte ad atteggiamento così grave” delle autorità giudiziarie indiane nel caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, “il governo si riserva di effettuare tutti i passi necessari a partire dall’urgente richiamo per consultazioni dell’ambasciatore italiano a Nuova Delhi”, lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Si tratta di un passo rilevante che però non va confuso con la rottura delle relazioni diplomatiche”, ha aggiunto Gentiloni. “Mi auguro una reazione ferma e unitaria, per quanto possibile”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, si è espressa sulla situazione dicendo: “Il governo prenderà tutte le misure per rimediare a questa situazione. Si tratta di un impegno fermo, stiamo considerando tutte le opzioni disponibili in Italia e anche la consultazione con il governo indiano”. Lo ha detto alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, in riferimento al caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. “Siamo non solo delusi ma anche irritati dalla decisione della Corte Suprema indiana. Le istanze dei due marò erano di carattere puramente umanitario. Ci eravamo consultati attentamente prima di presentare le istanze e ci aspettavamo un risultato diverso. La posizione di Salvatore Girone che rimane detenuto a Nuova Delhi è in cima ai nostri pensieri e rimane molto critica”, ha aggiunto il ministro della Difesa.
Sulla situazione di Latorre il ministro Gentiloni ha detto: “La salute e il recupero di Massimiliano Latorre sono una priorità per il governo e nulla sarà fatto per mettere a rischio la situazione”. Un concetto ribadito anche dal titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni. “La posizione di Girone è di angosciosa preoccupazione, anche per le ripercussioni mediche. Il fuciliere Latorre è in Italia per cure mediche e il suo pieno recupero fisico è una priorità per il nostro governo”, ha insistito il ministro degli Esteri.