Approvata anche dal Consiglio degli Stati l’iniziativa che mira ad estendere il campo d’applicazione dell’articolo del Codice penale contro la discriminazione razziale affinché vieti anche le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale
Chi discrimina gli omosessuali in futuro sarà passibile di pena, dopo il Nazionale anche il Consiglio degli Stati ha approvato l’iniziativa parlamentare. Viene ampliata così la legge secondo la quale viene punito chi si esprime pubblicamente contro una persona o un gruppo discriminandola per la sua razza, etnia o religione, viene punito inoltre chi diffonde pubblicamente ideologie discriminatorie, o chi rifiuta un servizio per questi motivi ad una persona.
Nel testo dell’iniziativa parlamentare, depositata da Reynard Mathias nel 2013, si legge che finora il Tribunale federale non riconosceva alle associazioni di protezione dei diritti degli omosessuali il diritto di proporre azione per un delitto contro l’onore. Analogamente, un omosessuale non poteva addurre una violazione del proprio onore se le esternazioni omofobe erano rivolte contro la comunità omosessuale, poiché i tribunali ritenevano che il gruppo contro cui sono dirette queste esternazioni non sia abbastanza determinato affinché un individuo possa essere ferito in modo diretto nel proprio onore.
Per quanto riguarda i moventi per l’iniziativa parlamentare il testo dice: “visto l’intensificarsi dell’omofobia, alcuni Paesi europei hanno deciso di adeguare la propria legislazione. Anche la Svizzera farebbe bene ad intervenire! È inaccettabile che alcune persone possano esprimersi in modo discriminante nei confronti di una comunità. La Svizzera poggia sul principio del rispetto di tutte le minoranze e questo approccio è un punto di forza del nostro Paese. Con la presente proposta desideriamo contrastare con decisione tutte le forme di discriminazione che rischiano di fomentare l’odio nella popolazione e minare la coesione sociale, senza tuttavia limitare la libertà d’espressione in modo pesante o spropositato”.
Secondo il Consiglio degli Stati con l’approvazione senza voto contrario si chiude una lacuna nel diritto penale.