Il cuore, si sa, è un organo vitale, se si ferma sono guai; se è malato, bisogna provvedere. Essendo, dunque, estremamente importante, si farebbe bene a tener conto di almeno cinque consigli utili sia a chi è più avanti nell’età, sia anche a chi vi si sta incamminando. Il controllo della pressione. Tanto più è alta la pressione del sangue, tanto più elevato è il rischio di malattia coronarica. L’alta pressione )ipertensione) agisce sulle pareti arteriose come l’erosione della corrente sugli argini di un fiume, indebolendone quindi i rivestimenti. Questo favorisce l’azione del colesterolo che ha gioco più facile nell’aderire alle pareti. Va però sottolineato che l’ipertensione è un nemico “nascosto”, perché è difficile individuarne le cause. Per questo è importante tenere sotto controllo il livello della pressione arteriosa, tenendo conto che se il valore supera i 200 di massima e i 110 di minima si è di fronte a un rischio elevato. I valori normali sono 80 di minima e 120 di massima. Oltre questi valori, è bene consultare un medico. Non fumare. La causa di quasi il 50% delle morti per malattia coronarica è il fumo. Il consiglio, quindi, è quello di smettere prima possibile, perché le sostanze contenute e sprigionate da una sigaretta hanno una duplice azione negativa sull’organismo: da un lato danneggiano le pareti delle arterie, attraendo così il colesterolo che forma la placca, dall’altra causano spasmi e contrazioni che provocano una riduzione del flusso sanguigno al cuore. Il rischio di essere colpiti da malattie cardiache torna sui livelli normali dopo tre anni da quando si è smesso di fumare. Guerra ai grassi per tenere sotto controllo il colesterolo. Per calcolare il proprio tasso di colesterolo totale presente nel sangue basta sottoporsi a un semplice esame del sangue. Se il valore è inferiore a 200 (valori in Italia) il rischio di problemi coronarici è basso. Se è superiore a 240, invece, è molto alto. In particolare L’LDL, il colesterolo cattivo, deve essere inferiore o pari a 130, mentre l’HDL, quello buono, superiore a 35. SE le analisi di laboratorio evidenziano alti livelli di colesterolo è possibile abbassarli con un’alimentazione corretta, eliminando o riducendo drasticamente gli alimenti grassi, come i formaggi grassi, il grasso del prosciutto, i dolci. Questo regime alimentare deve essere seguito per almeno tre mesi. Solo allora, se i valori non sono tornati normali, si procederà a studiare una terapia farmacologica, che può essere decisa dal medico di famiglia o dal cardiologo. Attenzione, però: la dieta da sola non basta, ma è importante ridurre i grassi animali (poca carne, soprattutto poca carne rossa). Una dieta ricca di grassi aumenta il rischio di infarto, di ipertensione, di ictus. Fare movimento. Statisticamente è più facile essere colpiti da infarto se non si svolge una regolare attività fisica. Il movimento è importante e chi non ha tempo, può rinunciare, ad esempio, all’ascensore e fare a piedi le scale. Fare sport, in particolare, può far aumentare il colesterolo buono a scapito di quello cattivo ed è indispensabile per chi deve ritornare in forma, in particolare per coloro che sono sovrappeso.
Via i chili di troppo. Essere in sovrappeso significa pesare il 20% in più rispetto al proprio peso forma. Ciò significa sottoporre a un lavoro maggiore il cuore. La perdita di chili in eccesso riduce lo sforzo del muscolo cardiaco. Ecco perché è importante tenere sempre sotto controllo il proprio peso, rivolgendosi, qualora sia necessario, a un dietista che saprà indicare il regime alimentare più adatto per recuperare una corretta forma fisica. In linea generale, meglio consumare latte, formaggi e yogurt magri o a basso contenuto di grassi. Sì a frutta e verdura: crude contengono più vitamine e sali minerali. [email protected]