Dalla Spagna innovativo condensatore di umidità per climi aridi
Produrre acqua dall’aria, anche nel deserto. Non è un miraggio ma la realtà industriale innovativa proposta dagli ingegneri dell’azienda spagnola Aquaer, con sede a Siviglia.
Il segreto sta tutto nell’umidità contenuta nell’aria: a 30 gradi centigradi e con un’umidità del 60%, ogni litro di aria contiene 16 grammi di acqua. Raffreddando l’aria a zero gradi, o meno, ecco sgorgare anche in pieno deserto l’acqua in forma di pioggia, pulita, potabile e pronta per il consumo. Senza inquinare e senza produrre residui. Lavora semplicemente così, utilizzando la tecnologia di base delle macchine frigorifere, il generatore di acqua potabile per condensazione di vapore brevettato presso l’Istituto nazionale spagnolo di tecnica aerospaziale. Testato già in condizioni climatiche estreme, come quelle del deserto del Kalahari, il sistema è attualmente in funzionamento in diverse zone della Namibia, con altri paesi cronicamente alle prese con la siccità che si sono mostrati interessati, dall’Oman all’Algeria. Semplice, oltre al funzionamento, anche la manutenzione, che l’utente può realizzare da solo unicamente con pulizia dei filtri. Al resto pensa automaticamente il condensatore.
Il deserto Kalahari
Questo deserto si trova nell’Africa meridionale, coprendo il 70% del territorio del Botswana, parti dello Zimbabwe, della Namibia e del Sudafrica. Il quarto deserto al mondo per estensione con la vasta distesa sabbiosa si estende per circa 520’000km2. Il suo nome Kalahari proviene dalla lingua Tswana e significa “la grande sete”.
Inoltre Kalahari ospita l’antico popolo nomade dei San (Boscimani), che si crede vivano in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. Vi sono numerosi giacimenti di carbone, rame e nichel, e una delle più grandi miniere di diamanti del mondo, che si trova a Orapa nel regione del Makgadikgadi, nel nord-est del deserto.
Askanews