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22 November 2024
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Elezioni Comites 2015 Politica Svizzera

Comites: tra poco si vota!

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comitesNon dimentichiamoci: il 17 aprile 2015 si voterà per eleggere i membri dei COMITES, vediamo anche come sta proseguendo la situazione in altri paesi

A novembre il governo italiano ha deciso di posticipare la data di voto per l’elezione dei componenti dei Comitati degli italiani all’estero. Un provvedimento, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “che si è reso necessario per favorire una maggiore affluenza al voto, visto che la nuova procedura di registrazione introdotta per la prima volta richiede tempi ulteriori per raccogliere una più vasta partecipazione”.

Come si vota?

I cittadini italiani maggiorenni residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali e residenti da almeno 6 mesi nella circoscrizione consolare, votano per corrispondenza, purché abbiano fatto pervenire – entro il 18 marzo 2015 – all’Ufficio consolare di riferimento apposita domanda. L’Ufficio consolare competente entro il ventesimo giorno antecedente la data del voto invierà a ciascun elettore, che abbia presentato la domanda di ammissione al voto, un plico contenente il materiale elettorale ed un foglio informativo illustrante le modalità di voto. Il cittadino esprime il proprio voto, seguendo le istruzioni fornite, quindi restituisce per posta al proprio Ufficio consolare la scheda utilizzando la busta già affrancata contenuta nel plico elettorale. La busta deve essere inviata al più presto possibile in modo da giungere a destinazione non oltre le ore 24 del 17 aprile 2015.

Le voci dagli altri paesi

Ovviamente non si vota solo in Svizzera per eleggere i membri dei Comites, vediamo quindi qual è la situazione di alcuni degli altri paesi. È scaduto lo scorso lunedì il termine per presentare in Consolato le liste dei candidati nelle circoscrizioni di Vienna, Liegi, Lione, Nizza, Atene, Dublino, Oslo, Lisbona, Edimburgo, Praga, Bucarest, San Marino, Madrid, Barcellona, Stoccolma, Bangkok, Pretoria, Città del Capo, Perth, Chicago, San Francisco, Detroit, San José e Bogotá, tutte circoscrizioni in cui le elezioni erano state annullate per mancanza di liste ammissibili. Per quanto riguarda la Svizzera, le liste rimangono quelle che si erano presentate per le elezioni del 19 dicembre 2014.

Alla decisione del ministro Gentiloni sono seguiti sia complimenti che critiche, una è quella del Presidente uscente del Comites di Washington, Carmelo Cicala, che ha denunciato “l’ingiustizia” che caratterizza le prossime elezioni dei Comites. L’aise ha riportato l’intera critica di Cicala, ecco una parte: Il primo rinvio, ricorda Cicala, riguardava solo la data delle elezioni e il termine per iscriversi negli elenchi degli elettori (18 marzo), nessun effetto, invece, sul termine per presentare le liste “nonostante anche in questo caso la tempistica si fosse rivelata inadeguata”. Il risultato? “24 circoscrizioni senza alcuna lista elettorale” e altre circoscrizioni con una lista unica, dunque “parzialmente rappresentati”.

E si arriva all’ultimo decreto, quello del 17 gennaio, che ha indetto nuovamente le elezioni nelle 24 circoscrizioni riaprendo anche il termine per le liste. Nelle altre circoscrizioni, invece, quel che è fatto, è fatto. Questo punto a Cicala non va giù: “scarso il preavviso, scarsa la tempistica per coloro che risiedono lontano dai Consolati competenti, a volte per enormi circoscrizioni, scarsissimi i risultati quando risponde all’appello solo il 2% degli ITALIANI residenti all’estero. Pochi, troppo pochi per rappresentare una grande comunità ed insufficienti per onorare il dettato della Costituzione Repubblicana”. “Così non si può procedere”, ribadisce Cicala. “Giudicando, poi, come stanno procedendo le iscrizioni, saremo forse in grado di raggiungere un 5/6% degli aventi diritto, sempre che all’ennesima proroga, fissata per il 17 aprile prossimo non si raggiunga il 7% degli aventi diritto”. Secondo Cicala, l’aver riaperto i termini per le liste solo in 24 circoscrizioni “è incostituzionale”.

In una lettera aperta Pier Luigi Sotgiu ha dichiarato: “Non vogliamo ereditare un profilo di disinteresse, di qualunquismo e precarietà, per responsabilità già individuate e che non ricadono certamente sulle nostre spalle”, dice la lettera Sotgiu, secondo il quale “sono ben note le vicende che non hanno consentito di superare la soglia delle 200 firme autenticate”. Ciò, sostiene ancora Sotgiu, soprattutto a causa della “limitata disponibilità di personale” e “non attenta programmazione dei tempi fissata da parte dell’Amministrazione Consolare, nel nostro caso a Monaco di Baviera”.

Complimenti invece erano giunti dal senatore del Pd eletto nella Circoscrizione estero Francesco Giacobbe: “La decisione del Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, di rinviare al 17 aprile 2015 le elezioni per il rinnovo dei Comites è una bellissima notizia per la democrazia e per le comunità italiane all’estero”. “I tempi strettissimi per la presentazione delle liste e per l’iscrizione nell’elenco degli elettori stavano creando malumori diffusi e una bassissima partecipazione al voto”, aveva spiegato Giacobbe.

 

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