Alla Camera bassa successo per il PS che conquista un seggio in più, PLR e PPD cementano la loro forza, magro bottino per l’UDC, resta solo un seggio ai Verdi
Le elezioni federali 2015 sono terminate e il parlamento svizzero è completo. Gli ultimi due seggi nei ballottaggi per le elezioni al Consiglio degli stati sono andati a due candidati del Partito liberale radicale (PLR): Ruedi Noser è stato eletto nel canton Zurigo e Philipp Müller nel canton Argovia. La nuova ripartizione al Consiglio degli stati assegna 12 seggi al Partito socialista (PS), 13 al PLR e al Partito popolare democratico (PPD), 5 all’Unione democratica di centro (UDC) e 1 a Verdi, Partito borghese democratico (PBD) e a Thomas Binder (indipendente).
La nuova composizione mantiene più o meno invariate le relazioni delle forze politiche, ma per la prossima legislatura i partiti saranno protagonisti di diverse maggioranze a secondo dei dossier che verranno dibattuti. Diversa la dinamica al Consiglio nazionale, dove le elezioni del 18 ottobre hanno generato una maggioranza del centrodestra, e sarà l’UDC a dettare i toni e insieme al PLR cercherà di trovare le maggioranze per far passare i suoi dossier. Dunque sarà più difficile, a livello di politica nazionale, trovare consensi e compromessi tra le due camere, dato che già nell’ultima legislazione i due rami del parlamento hanno sovente politicizzato in modo controverso. Il PS sarà rappresentato con la più grande delegazione della sua storia, ma i socialisti sono più soli dopo che i Verdi liberali hanno perso i due seggi e i Verdi sono rappresentati con un seggio. Un successo dolce-amaro per il PS, ottenuto grazie anche alle difficoltà dei partiti borghesi di mettersi d’accordo su un candidato comune per sconfiggere la sinistra. In particolare l’UDC ha avuto immense difficoltà a trovare consensi per i suoi candidati a livello cantonale quando si vota con il maggioritario, perché le viene spesso a mancare l’appoggio dei partiti borghesi. Con i suoi 5 seggi i democenstristi (quarto partito) avranno solo un ruolo marginale al Consiglio degli stati e non possono rispecchiare la loro forza ottenuta in Consiglio nazionale.
Hanno invece confermato la loro forza tradizionale alla Camera alta il PLR e il PPD. I liberali sono riusciti a capovolgere la situazione sfavorevole nel canton Argovia con Philipp Müller contro Il rivale dell’UDC, Hansjörg Knecht. Segno che il partito in queste elezioni è stato capace di mobilitare gli elettori, ripetendo i successi ottenuti al Nazionale. Anche nel canton Zurigo il candidato PLR Ruedi Noser ha distanziato i due rivali, il Verde Bastien Girod e l’UDC Hans-Ueli Vogt. Gli altri due seggi di entrambi i cantoni sono stati conquistati dai socialisti Pascale Bruderer, argoviese rieletta al primo turno e lo zurighese Daniel Jositsch, nuovo al Consiglio degli stati. I nuovi senatori di Zurigo Jositsch-Noser formano una coppia di peso e hanno fondata esperienza parlamentare per rappresentare con successo gli interessi del cantone. Inoltre su alcuni temi politici seguono la stessa linea: sugli accordi bilaterali e sulla formazione e non sono molto distanti anche su temi sociali ed economici. Agli Stati si è confermato anche il PPD, che con i suoi 13 seggi sarà l’ago della bilancia, ruolo che svolge anche al Nazionale. Insieme al PS ottiene una buona maggiorana (25 seggi), ma il PPD vedrà da dossier a dossier se trovare un’alleanza o un lavoro comune con gli altri partiti.