Una causa importante è l’aumento delle temperature rispetto all’anno precedente
Nel 2018 il consumo finale di energia in Svizzera è diminuito del 2,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 830’880 terajoule (TJ). Una causa importante è l’aumento delle temperature rispetto all’anno precedente.
Il calo del 2,2% del consumo finale di energia rispetto all’anno precedente è da ricondurre in primo luogo all’aumento delle temperature. Il numero di gradi giorno, un importante indicatore del consumo energetico ai fini di riscaldamento, è diminuito del 10,6% rispetto all’anno precedente. Nel 2018, sono invece aumentati i fattori che determinano il trend di crescita del consumo energetico a lungo termine: popolazione residente permanente, prodotto interno lordo (+2,5%), parco veicoli e parco immobili. Al contrario, l’aumento dell’efficienza energetica e gli effetti di sostituzioni hanno un effetto attenuante sulla crescita del consumo energetico.
Calo del consumo di vettori energetici per il riscaldamento
L’aumento delle temperature ha determinato un forte calo del consumo di vettori energetici ai fini di riscaldamento: rispetto all’anno precedente, il consumo di olio da riscaldamento extra-leggero è diminuito del 10,1%, quello di gas naturale del 5,6% e il consumo di energia elettrica dell’1,4%. Questi tre vettori energetici costituiscono più della metà del consumo finale di energia.
L’impiego energetico dei rifiuti industriali è aumentato dell’1,9%. Il consumo di carbone e di oli da riscaldamento pesanti è diminuito, confermando la tendenza registrata l’anno precedente, quello del coke di petrolio è invece aumentato del 42,1% nel 2018. Questi tre vettori energetici rappresentano una percentuale molto piccola del consumo finale di energia.
Aumento del consumo di carburante
Rispetto all’anno precedente, il consumo totale di carburante è aumentato. Il processo di sostituzione della benzina con il diesel continua ininterrotto: le vendite di diesel sono aumentate, mentre quelle di benzina hanno fatto registrare una flessione. Le vendite di carburanti per l’aviazione hanno segnato un incremento del 5,7%; in termini assoluti si tratta dell’aumento più significativo tra tutti i vettori energetici. I combustibili fossili hanno rappresentato ben un terzo del consumo finale di energia totale.
Diminuzione del consumo delle energie rinnovabili
Le temperature più alte hanno avuto un effetto anche sul consumo delle energie rinnovabili per il riscaldamento: il consumo di legna da ardere è sceso del 6,3%, l’impiego di calore ambiente mediante pompe di calore dell’1,8% e l’utilizzo del teleriscaldamento del 2,1%. Per contro l’utilizzo del solare termico ha registrato un incremento. Nel 2018 la percentuale di questi vettori energetici rispetto al consumo finale di energia totale si è attestato al 9,2%.
L’impiego diretto di biogas è aumentato. Considerando anche la quantità di biogas immessa nella rete di gas naturale, risulta un aumento del consumo di biogas pari al 6,7%. Nel 2018, la quota di biogas immesso sul consumo di gas totale è stata pari all’1%.
Si è registrato nuovamente un incremento considerevole del consumo di biocarburanti rispetto all’anno precedente e la loro quota sulle vendite complessive di benzina e diesel nel 2018 è stata del 3,5%. Oltre all’esenzione dall’imposta sugli oli minerali per i biocarburanti, anche il relativo computo quale misura di compensazione del CO2 ne ha fatto aumentare il consumo.
UFE